Caro Tito

Verona Li 5 Dicembre 1858

Jeri sera fù quivi Rovaglia con lettera di Boracchi onde propormi gli Artisti per dare a S. Radegonda Tutti in maschera; e sarebbero la Mora [recte Moro], Borella, la Pappini, Bozzetti (ovvero il tenore Segardi che non conosco), e Altini. I due primi andrebbero bene, la Papini non la conosco, e per gli altri quantunque non siano dispregiabili, a dire il vero non mi vanno molto a genio. Il Rovaglia mi dice che tanto il Bozzetti che l’Altini sono bene visi al pubblico, ma io ti dico il vero che la voce di Bozzetti mi urta i nervi. Adunque regolati come credi, ma ti prevengo che se la Compagnia non è di mia piena soddisfazione non verrei certamente a porla in iscena.

Per conseguenza io scriverò al Boracchi che tutto dipende da te, e quindi regolati a norma della circostanza. Se alla Canobbiana facessero opera buffa in primavera sarebbe forse una miglior occasione.

Avrai ricevuta la prima parte del N 14 dell’Isabella d’Aragona, e attendo le prove di stampa. Per tua norma mi occoreranno [sic] N 40 parti per gli Uomini, e 24 per le Donne. Oltre ciò, vorrei del solo N 7 altre 25 parti per gli Uomini ed 8 per le Donne, perché in quel pezzo canterà tutto l’intero corpo del Coro che vi è al Vittorio Emanuele. Ti prego però di sollecitare, perché verso la fine del mese comincieranno [sic] le prove dei Cori.

Ti prego di tante cose alla tua famiglia, e credimi sempre

Tuo aff. amico

Carlo Pedrotti

[Nota di altra mano sul primo foglio]

Zaguiska [Zawisza ?] fa per Dorotea e [****] è Abdalà

(indirizzo)

Signor Tito Ricordi

Editore di Musica

Milano

(il timbro postale riporta)

MILANO

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