Caro Tornaghi,

Verona - 15 Giugno 1862

In questo momento ricevo lettera da Mariani che mi parla della Guerra in quattro da darsi probabilmente a Genova nell’autunno, e del nolo che gli chiedeste, cioè 800 franchi.

Ecco cosa il Mariani mi scrive in proposito, affinché possiate regolarvi:

«Io, a dirti il vero, non ne

«feci motto (all’Impresa degli 800 franchi), che ben

«so non potere questa Impresa spender

«tanto pel nolo di un’opera per

«la stagione di autunno. So ben

«che un tuo lavoro merita di più,

«ma pure, perché la cosa riesca

«bisognerà che il Ricordi venga

«a una diminuzione di prezzo. Siccome

«poi egli mi diceva nella sua lettera

«che te ne avrebbe scritto in

«proposito, così io vorrei che tu lo

«spronassi a fare una facilitazione,

«che t’assicuro avrei molto piacere

«venisse rappresentata ecc. ecc.

Capirete adunque di che si tratti: delle solite facilitazioni che vogliono gli impressari [sic].

Però, dopo la cattiva impressione di Parma, converrebbe pel decoro dello spartito cercare ogni mezzo per convenirsi. Sotto la direzione del Mariani, la Guerra in quattro non sarà bistrattata come a Parma, e l’esito di Genova influirà moltissimo sull’avvenire di quest’opera. Rispondete dunque al Mariani come meglio crederete, e ditegli pure che io vi scrissi su tal proposito.

Ho già scritto a Napoli all’Aldighieri, e spero che a norma della mia ultima lettera gli avrete spedita la musica del Mazeppa.

Soltanto oggi ho ricevuto le altre riduzioni del Mazeppa, e domani le spedirò a Milano.

I pezzi della Guerra in quattro che mi favorirete fateli pure avere a mia Sorella Gardumi in C.da S.^ta Margherita 8 rosso, ma se vi sono delle riduzioni, o prove di stampa da rivedere inviatele colla Franchetti sotto fascia per la maggior sollecitudine.

Se avete occasione di scrivere alla famiglia Ricordi vi prego dei soliti saluti, ed abbiatemi sempre qual vostro aff.^mo amico

Carlo Pedrotti

P.S. Oltre il Fioravanti havvi pure a Genova la Pelegatti, (che è buona) ed era la prima donna che aveva a Trieste. Il baritono è un certo Colombo, che io ebbi a Torino la seconda volta che colà fù rappresentato il Tutti in maschera, ed è un buon artista.

Il Fioravanti va a Roma in Carnevale. E Jacovacci pensa di fare la Guerra in quattro?