Cariss.mo Amico
Verona 18 Agosto 1862
Fioravanti mi scrive da Genova facendomi una preghiera, affinché io volessi cambiare poesia e musica della cabaletta del Duetto fra Angelica e D. Prosdocimo nell’atto terzo. Il difetto che lui vi nota in questo tratto si è, che tutti due gli artisti cantano fra loro in disparte, quindi la situazione è poco comica, e gli attori hanno poco agio a muoversi. Egli non ha torto. D. Prosdocimo diceva fra se: Ve l’ho ficcata, ecc. ecc.; ed Angelica pure fra se: Gongola pure ecc. ecc. …
Quantunque la musica fosse animata, pure questa incongruenza, io l’aveva già notata a Trieste; ed è già un male che gli artisti alla fine di un Duetto buffo non abbiano campo a fare delle facezie ecc. ecc.
Ho voluto dunque accontentare il mio amico Fioravanti; ho fatta cambiare da Marcello la poesia, che ve la unisco, ed oggi pure vi ho spedito a mezzo della Franchetti la partitura della sudetta cabaletta, che a suo tempo la spedirete a Genova.
Secondo il mio avviso potreste lasciare per ora nelle parti d’orchestra anche la vecchia cabaletta, ed innestarvi la nuova. Il libretto lasciamolo com’è (se credete). Se l’effetto di questo pezzo sarà buono, allora nell’opera completa stamperete questa cabaletta, senza farvi alcun cenno che sia nuova.
Godo che la cura di Ems sia di giovamento all’amico Tito, come mi fa molto piacere che voi pure siate ristabilito. Ricordatemi alla famiglia Ricordi, e di cuore vi saluta
Il vostro aff.mo amico
Carlo Pedrotti
(indirizzo)
Sig.r E. Tornaghi
Presso lo Stabilimento
di Tito Ricordi
C.da degli Omenoni
Milano
(il timbro postale riporta)
MILANO
19
AGO
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