Caro Giulio

Verona - Li 17|6 68

Contemporaneamente a questa mia riceverai un pacchetto contenente N 6 pezzetti per canto.

È musica di nuovo autore che tu non conosci certo, ma che forse non ti spiacerà fare un po’ di conoscenza. Questi è il Sig.^r Consigliere Angelo Zanardini (amico pure del Filippi), vice prefetto qui in Verona, persona coltissima che ha viaggiato molto in Germania e Francia, avendo prima studiato sotto il Mandanici.

Scrisse varie opere, una delle quali fu anche rappresentata a Venezia molti anni addietro, ma da qualche tempo si dedica nei pochi momenti di ozio a comporre pezzi da camera con molto buon gusto, e già gli editori Lucca e Canti pubblicarono degli Album musicali. Ora lo Zanardini ha compiuti i sei graziosissimi pezzi che riceverai, che in questi giorni intesi a cantare con grande effetto nella nostra Società. Io poi li ho anche ripassati partitamente, tanto che mi sembrano davvero degni di essere pubblicati, ed anzi incoraggiai il mio amico a spedirteli. Sii tanto gentile di esaminarli, e se li troverai di tuo gusto ed interesse, come spero, e che tu voglia pubblicarli, il Zanardini sarebbe felicissimo se queste nuove composizioni avessero l’onore di venir pubblicate dal tuo rinomatissimo Stabilimento. Con tutto tuo comodo mi saprai dir qualche cosa. Frattanto salutami tanto la tua distintissima Signora, il Tito, la Mamma ed il rimanente di tua Famiglia, e ti stringe affettuosamente la mano

il tuo amico

Carlo Pedrotti

P.S. Vedo che nei convegni del Cova fai suonare delle mie Sinfonie; e perché non pensi far eseguire anche quella del Mazeppa? ... Nel caso ti decidessi, ricordati che l’Adagio non è mica quello stampato ma bensì un’altro [sic] che soltanto feci eseguire a Venezia allorché venne riprodotta l’opera.