Date: 24/11/1854



Place: Venezia

ID: LLET013238




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Mio Amatissimo Tito

                                                             Venezia 24 9mbre 1854

Sono da jeri ripatriato [sic], e ti prego di leggere e ponderar bene quanto sono per scriverti.

Da quanto ti scrissi subito dopo la 1a recita del Pittore e Duca, tu avrai facilmente compreso, che sono sincero – né amo altro che la verità. Eccoti dunque alcune linee che per amore di quella

[lacuna]

1° Che la Salvini [lacuna] in cuore la parte perché la prima non veniva in iscena preceduta dal solito coro di donne, per avere il saluto dal pubblico; perché il secondo voleva cantare sdolcinato, e non trova la bella parte d'Alba sufficiente campo a farsi valere; quindi apprenne male il carattere, ed il canto.

2°. A Trieste hanno portato e portano in cielo la Zingara che in Italia per altre cagioni non piacque, e temevano che ciò dovesse accadere pur del Pittore, perciò furono assai renitenti all'applauso.

3° Le parti erano mal copiate, si dovette spendere molto tempo a correggerle

[lacuna]

gran mal umore poiché la guerra tiene arenato il commercio, e la carta ed il telegrafo quotidianamente torturano cotesto infelice poeta.

5°. Avendo fiascheggiato il Marco Visconti checché ne dicano i moltissimi napoletani patriotti di Petrella, aizzati da un certo S.r Bassi agente di Lucca, furono avversi alla nuova musica.

6° Avversi pur furono tutti i Greci i quali essendo di parte russa non amano un'inglese compositore.

7°. Lo stesso Ronzani, che non ti è per nulla amico, come non te lo sono color dell'Orchestra, incominciando dal Capo, che scrive quadriglie ed è in anima e corpo Luchista [?], davano in capo al povero compositore.

Malgrado tutto ciò vi sono bellissime cose, e Balfe fu nove o dieci volte chiamato alla scena, e la seconda scena si applaudì a qualche pezzo che non si volle applaudito alla prima.

Premesso ciò tutto, concludo, che, fatta qualche modificazione, a cui lo stesso Balfe è disposto, io credo che convenga assolutamente operare in modo che tale opera sia quanto prima, sotto altri auspici riprodotta.

Io ti scrivo tutto ciò, ad insaputa dello stesso Balfe, per intimo convincimento, e nella sicurezza che così operando la tua proprietà sarà per riuscirti lucrosa, come realmente lo merita.

Fammi il piacere di spedirmi col mezzo di Gallo una dozzina almeno di libretti.

Tante cose al mio caro Cerri ed all'adorabile tua famiglia.

Ho lettere da Verdi del 18, e nella Primavera prossima ci occuperemo alla Metamorfosi di Stiffelio, poiché è a lui piaciuta una mia idea sul piano da seguirsi. Ama

Il Tuo Aff°

F M Piave

D.S. È innutile [sic] che ti raccomandi di tener a tutti occulta la presente.

Transcription by Archivio Ricordi


Typology lettera
Sub-tipology letter
Writing manuscript
Language italian

Physical Attributes
No. Sheets 1
Size 214 X 134 mm

Letter name LLET013238