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Mio Caro Tito

                                Venezia 14 del 1855

Ti rinovo [sic] i miei augurii, e unito a questi ti propongo un buon affare. Ho assistito a tutte le prove al cembalo dell'Ebreo musica del giovane maestro Apolloni sopra un buon libretto anonimo. Se domani in orchestra l'effetto si conserverà quale fu trovato finora, io credo che questa opera sarà tale da far un buon giro. Oggi ho corretto le stampe del libretto, e dopo domani te ne manderò una copia prima ancora che l'abbiano gli artisti (!!!) Tu leggilo, ed in seguito a quanto sinceramente sarò per scriverti dell'effetto d'orchestra, non mi spiacerebbe che tu ci dessi un pensiero. Altro per or non ti chiedo, se non che  mi serbi il silenzio, e che se ti decidessi ad una pratica. Non ti scordi ch'io te ne scrivo per primo, e che io molto legato coll' Apolloni in intimità potrei farti avere maggiori vantaggi che qualunque altro. Egli forse si rimetterà pienamente a me.

Domani io legherò la mia sorte a quella della Signora Elisa Gasperini. Che fortuna per me se colla mediazione di questo affare potessi conquistarle un dono nuziale !!! ….. Ti manderò i confetti!...Bondì, caro il mio Tito. Dopo domani ti spedirò il libretto, e occupatene seriamente, perché io ci vedo finora assai chiaro.- Salutami la tua adorabile famiglia, e il Carissimo Amico Cerri. Credimi sempre

Tuo Aff° Amico

Francesco M.^a Piave