Date: 9/6/1873



Place: Cremona

ID: LLET013281




Gentilis° Sigr Giulio.

9 Giugno 1873.

Cremona

Vengo con questa mia, desideroso di sapere se la causa è iniziata, e come s’incammina. – Non vorrei ch’Ella fosse un po’ meco in collera per l’affare della stampa. Io corressi in buona fede alcune bozze dietro assicurazione di Lamperti che sembrava essersi inteso con Tornaghi. Ma ritenga che la sig.a Lucca è capace di pubblicarla, ancorché non sia tutta intera corretta da me. In ogni modo tengo ancora presso di me quasi tutto l’ultim’atto; – Non ricevendo in questi giorni lettere ne da Lei, ne da Ghislanzoni, mi son creato dei dubbj in testa, uno dei quali glielo manifestai diggià.  Ho per esempio ficcata nel cervello l’idea come ciò che feci sentire del Prologo a Ghislanzoni, non lo abbia soddisfatto totalmente, da ciò forse la sua tardanza nel mandarmi il resto. – Ciò mi spiacerebbe non poco, ma speriamo sieno Alterazioni del mio cervelletto. – Desidererei però che Lei sentisse Farina cosa ne dice in proposito – Presto avrà i Valzer, sebbene anche qui ho dei dubbj …. Dopo quelli del Sala che sono proprio elegantissimi, e modulati divinamente, ho l’idea che i miei non possano piacer molto –

La dedica a Manzoni della Marcia non sarà inopportuna? mi spiego: non troverà appunti per non esser abbastanza grandiosa, e insomma adatta per un tanto cadavere??!! Rossari le ha consegnato l’altra? Anche per l’Album non l’ho pronto – perché ho annullato 2 o 3 Romanze, che non mi garbano più. Non avrebbe Lei poesie adatte allo scopo?  Avevo il Canzoniere di Heine non lo trovo più, così le 100 foglie disperse di Marcello ma vorrei qualcos’altro perché molte di queste poesie ultime furono già musicate.  Ha sentito la Naida di Flotow? Come le piace? –

Desidero da Lei sapere una cosa. – Poco tempo dopo il concorso malaugurato al posto di Croff in Conservatorio, dove io ebbi una specie di schiaffo, so per cosa certissima, che Verdi chiese di vedere il mio lavoro, cioè la mia Fuga. E proprio ciò vero? Glielo posso dire, chi mi ha assicurato ciò fu Lauro Rossi: ma non dica nulla – Se è vero, desidererei sentire cosa disse Verdi.

Ora perdoni se l’ho di troppo importunato; la prego di tante cose alla sua famiglia, a Tornaghi, e mi creda con tutta stima

di Lei dev.mo

A Ponchielli

P.S. La prevengo che ho già scritto da jeri a Ghislanzoni. Ritengo che presto riceverò qualche cosa.

Transcription by Pietro ZappalĂ  - Centro Studi Ponchielli di Cremona

Typology lettera
Sub-tipology letter
Writing manuscript
Language italian

Physical Attributes
No. Sheets 1
Size 210 X 132 mm

Letter name LLET013281