Gentilis° sig Giulio

14 Giugno 73

Cremona

Le spedisco di ritorno la riduzione della Marcia funebre con alcune modificazioni più l’avviso di Lucca, concernente i Promessi sposi. –

Ho ricevuto la grande scena dell’Atto 1°, altrettanto magnifica quanto maledettamente scabrosa – Ora incomincio proprio ad aver paura – Devo duplicare, e fors’anco triplicare le masse d’uomini cosa che non ho mai provato né fatto – In proposito desidero anzi trovarmi con Ghislanzoni per consultarlo su certe idee. – Perciò Lei disponga rapporto alla gita quando le pare e piace, che io vengo con assai piacere. Ciò servirà a infondermi un po’ di coraggio. = Bella cosa che Lei abbia già ideata la messa in scena della piazza. Così potessi far io colla musica! Ma sono assai contento della fattura di questo brano dei Lituani. Se riesce la musica dovrà far impressione. Di grande contrasto poi la scena d’Arnoldo solo che succede dopo – Sono tinte felicemente riuscite. – Ma non è facile! e pensare che alla fine dell’Atto, vi dev’essere un pezzo forse più grandioso di questo. Mamma mia !!!!

Spiacquemi il sentire notizie poco belle rapporto al suo ragazzino[.] Speriamo che l’aria dei monti, possa ripristinarlo interamente in salute – Frattanto io attenderò un di Lei avviso rapporto alla gita, per ora le stringo la mano mentre con distintis[sima] stima sono ringraziandola

di Lei dev.°

A Ponchielli

Porterò meco il Prologo, ma in alcuni punti non è ancora definitivamente ultimato, riserbandomi a farlo allorquando mi accingerò ad istrumentare[.] Ora poi che ho veduta questa parte dell’Atto 1°; temo di dover rifare un certo brano del Duetto tenore e donna e fors’anco il recitativo 1° di Albano – ora che si guarda molto all’unità di pensiero, (al punto da degenerare quasi in pigrizia) bisogna che una cosa abbia relazione coll’altra anche musicalmente potendo! -