Vienna 21-VI-913

Ill.mo Signor Commendatore,

non ricordo se consegnandole la riduzione per pianf.te del mio “Salice” Le abbia fatto notare diverse cose alle quali si dovrà attenere il riduttore. Non sapendo poi a chi Ella vorrà affidare questo lavoro mi permetto di rivolgermi a Lei, pregandoLa di volermi perdonare se l’importuno. Anzitutto io scrissi la sudetta riduzione per me e cioé senza assolutamente tener conto dell'ortografia musicale né d'altro, quindi deve esser considerata per quello che è, e cioé niente altro che una semplice brutta copia, con relativi sbagli, dimenticanze, distrazioni, ecc. In secondo luogo dal N. 99 in avanti è stato fatto il mutamento ch'Ella sa, ossia l'aggiunta della nuova danza dei gnomi, ecc. Questa danza non fu da me ridotta e quindi bisognerà che dal N. 99 il riduttore si rivolga soltanto alla partitura originale. Terzo: il testo della riduzione non è conforme a quelle della partitura che è invece il giusto; quindi a questo solo si conformerà il riduttore considerando come non esistente quello della riduzione, e ciò valga dai “personaggi” descrizione della scena, ecc, ecc, fino all'ultima parola. In generale poi, pur servendosi della mia riduzione, il riduttore dovrà sempre osservare la partitura originale. Scusi Sig.r Commendatore se mi soffermo un poco su questi dettagli, ma è per evitare più tardi confusioni e malintesi, poiché non vorrei che il riduttore si fidasse troppo della mia riduzione che come ho detto non è altro che una brutta copia... e brutta per giunta!!! Sono sempre disposto, quando Ella lo crederà opportuno, a recarmi a Budapest per l'audizione di cui Ella mi parlò, e nutro speranza che ciò possa effettuarsi. La prego a volermi scusare la noia che Le arreco colla mia riduzione e gradisca i miei vivissimi ringraziamenti ancora, per l'interesse ch'Ella volle prendere pel mio lavoro.

Coi migliori ossequi mi creda

dev.mo

Riccardo Pick Mangiagalli

bei D.ctor Fiedler XIII/.

Pierrongasse 12 Vienna