[Cairo 10] Febbrajo 1875–
Gentilissimo Signor Giulio
Il vero motivo della mia lettera d'oggi è una domanda, che vorrei dirigerle, però non sò poi, se dessa sia accettabile.
Sono dunque a pregarla in nome di dodici Coristi (che presentemente sono quì scritturati, e che a Milano l'anno scorso hanno cantato la Messa) se Ella per caso avesse bisogno di loro per il giro di Parigi Londra ect.
Sono persuasa, come anche dissi a [parte mancante per foglio tagliato] non potrà riuscire questa mia dimanda, giacché non le converrà certamente, di tener sempre i medesimi Coristi per tale occasione; in ogni modo ho voluto incomodarla, incaricandomi di tale missione, e sono certa che Ella in cosa possibile si vorrà ricordare della mia preghiera, soccorrendo, colla sua conosciuta bontà a quella bisognosa gente.
Mi perdoni, la prego, caro Signor Giulio, di averla incomodata con una simile quistione, la quale, lo sò in avanti, sarà inaccettabile e sarà tanto buono a favorirmi due righe.–
Giovedì passato è andato in iscena il Profeta, ed ottenne grande successo; chi la sorpreso, è stato Fancelli malgrado i malaugurii del suo rivale!!– – – –
Ora stanno provando “Gli Ugonotti” colla Fricci, De Maësen, Stagno, Pandolfini e Medini.–
Ed ora, gentilmo Signor Giulio, chiudo questa mia, pregandola di riverire la Signora Giudetta [sic], la sua Mammà e Pappà, che spero, godranno come Lei, ottima salute, ed inviando a Lei una buona stretta di mano, la prego di credermi
Tutta Sua Devotma
Marie Waldmann
P.S. I dodici Coristi hanno voluto darmi anche i loro nomi, che quì seguono:
I Tenori
Zanetto
Becelli
Segato
Bassi
Limonta
Meregali
Alfieri
Vittori
Barbieri
Allessandrini
Pessina
Tedeschi