7 luglio 1914

Carissimo amico,

la mia amica Emilia Gubitosi, a cui avete promesso, per mio mezzo, un’audizione - io ve ne ringrazio anche adesso - dice di avervi spedito un libretto, a vostra richiesta e di non sapere, ora, più niente di quest’ audizione.

Volete, caro Tito, compiere l'atto amabile, che è fatto ad una musicista di valore?

Quando deve venire, a Milano, Emilia Gubitosi?

R.s.v.p.! e una cordiale stretta di mano.

Matilde Serao