Egregio Signore,

 

Le infinite occupazioni alle quali mi obbliga il nuovo giro artistico che ora intrapresi, m’impedirono sino ad oggi di riscontrare alla di Lei del 2 corrente.

La ringrazio dell’avvertimento, e nel contempo mi faccio premura di dirle che pei concerti che diedi in questi giorni, e quelli che sto per dare, io fui e sono sempre scritturata da impresari o dagli stessi proprietari dei singoli teatri.

Così a Treviso, Rovigo, a Udine dove sono già stata, ed anche a Verona, Vicenza, Venezia; Trieste ecc. dove andrò.

Quindi io non sono responsabile circa ai pezzi di canto, eseguiti come riempitivo nei miei concerti, ma bensì chi ne assume l’impresa.

Del resto non dubiti che se dovrò dare qualche serata per mio proprio conto, non mancherò di attenermi al di Lei avviso. In quanto ai pezzi per violino di Sua proprietà, nel mio repertorio ho i seguenti:

Bériot Op.73 e Op.88. Vieuxtemps Op.11. Op. 35 e Op. 38. Beethoven Op.47. Mendelssohn Op.64. Spohr Op.47. Bazzini Op.35 (N.°1) e Op.38. Paganini: 1.° Concerto (opera postuma).

Ho pure diversi pezzi di Wieniawscki [sic.], di Ernst, di Rust, di Raff, di Wilhelm, Sarasate, Tirindelli, ecc, ma credo non si trovino nei cataloghi Ricordi.

Per le opere sopra menzionate, s’Ella non ha difficoltà, Le sarei gratissima mi fosse accordato, una volta per sempre, il permesso di eseguirle in pubblico; ché in tal modo mi troverei pienamente in regola anche per l’avvenire.

Colgo l’occasione onde pregarla di annoverarmi fra li Abbonati della pregiata Gazzetta Musicale di Milano, dove terrei a onore s’Ella volesse di tanto in tanto, far cenno dei miei poveri successi, dei quali, come faccio oggi, potrei tenerla al corrente coi fogli locali.

Se il prezzo d’abbonamento mi dà diritto all’equivalente in musica per Violino di mia scelta, Ella mi farebbe cosa gradita inviandomi il 9.° Concerto di Bériot, il 4.° Concerto di Bazzini, la Ballade di Bazzini (op.43. N.°1) la 2.° Sinfonia concertante per due violini e Pianoforte di Alard ed altri pezzi nuovi a suo piacimento.

In attesa di due sole righe di risposta Le chieggo [sic] scusa se troppo l’Intrattenni colla presente, e mi professo con tutta stima e considerazione.

 

 

Sua dev.ma

Metaura Torricelli Pente

Padova, 7 dicembre 1885

Via Maggiore, 1451