Cavalese (Val di Fiemme) (Villa Diana)
14 agosto 1924.
 

Carissimo don Carluccio - dalla vostra cartolina giunta ieri io e il buon Nicolino supponiamo che voi siate già arrivato in Patria. E poiché non escludete di poter fare una scappata quassù fra i monti io insisto perché vi decidete senz'altro a farla vedendo in essa una grande utilità per i progetti futuri delle mie opere e sopratutto per la soluzione – che io mi auguro prossima – della quistione Scala.
Sappiate che io ho avuto qui una visita dell'ing. Scandiani; visita abbastanza esauriente per ciò che riguarda i Cavalieri, Giulietta e le altre mie opere.- Naturalmente nessuna decisione è stata presa riservando le decisioni ai primi di settembre, quando io, forse, farò una scappata a Milano. Credo utile, però, anzi necessario, che noi ci intendiamo prima sul modo di agire e di risolvere i comuni desiderî. Ecco perché insisto su una vostra visita qui che dopo tutto può essere anche una piacevole scampagnata. Io e Nicolino abbiamo tentato di avere qui Rossato e l'amico Renzo ha tenuto di aiutarci in questo; ma il mio librettista che trovasi in un momento un po’ doloroso per il padre malatissimo non ha aderito al nostro invito. So che egli ritornerà a Milano domani e voi lo potrete vedere. Se vi fosse possibile di portarlo quassù in vostra compagnia vi assicuro che la sua presenza mi sarebbe veramente utile. Può darsi che la vostra compagnia lo decida a questo viaggio. In ogni modo tentate!-
Nicolino resterà qui ancora qualche giorno.-
Non mi dilungo perché vi aspetto. Piuttosto attendo una conferma del vostro arrivo.
Saluti affettuosi intanto da tutti e tante cose all'amico Renzo. Un abbraccio dal vostro
affmo Riccardo