[Carta intestata]
REALE ACCADEMIA D’ITALIA
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Roma – Via Panama 62
24 marzo 942 XX
Spett. Casa Editrice G. Ricordi e C.
Milano
Vi ringrazio sinceramente del cortese telegramma. Temo che la trasmissione radiofonica del mio concerto sia riuscita poco bene, ma posso assicurarvi (ve l’avrà comunicato anche lo Sparti) che l’esecuzione è stata ottima, e il consenso del pubblico veramente entusiastico.
Vi ringrazio molto anche del sollecito invio della carta da musica e degli esemplari della partitura del Concerto in Do.
A riguardo della Sinfonia, avete fatto benissimo a sospendere la stampa della partitura in attesa di definitive eventuali correzioni. Infatti durante le prove il Mo Molinari, che ha assistito a tutte, dalla prima all’ultima, ha diligentemente segnato su quella partitura che servì al Mo De Sabata, i [****] che io non avevo [****] ma che poi ho voluto dall’orchestra, ed essi potranno, anzi dovranno, essere riportati su una nuova bozza definitiva che Vi prego mandarmi. Aggiunte o modificazioni, nessuna.
Non posso mandarvi la bozza che ho usato io stesso per l’esecuzione, perché desidero tenerla e servirmene per future esecuzioni. Sin d’ora Vi prego di mandare a Firenze, per l’esecuzione che io dovrò dirigere il 25 aprile (inizierò le prove il 16, credo) lo stesso materiale d’orchestra che ha servito per questa esecuzione romana.
Il Mo Previtali desidera avere al più presto possibile un esemplare della partitura, per studiarla: ché egli dirigerà la Sinfonia, con l’orchestra dell’Eiar, in un prossimo concerto.
Scusatemi della confusione di questa lettera. sono molto stanco.
Cordiali saluti dal Vostro
Ildebrando Pizzetti