Date: 4/8/1941



Place: Milano

ID: LLET017298




CL./DS.

4 agosto 1941, XIX

 

L’Ecc. il M°. Ildebrando Pizzetti

Villa Ehrenberg

      CORTINA d’AMPEZZO      P

 

Caro ed illustre Maestro,

 

Facciamo seguito alle nostre del 30 u. s.

 

Le Vostre considerazioni relative all’edizione della Sinfonia si riferiscono senza dubbio al formato, perché, se è vero che oggi abbiamo grandi difficoltà a mantenere il livello di produzione che avevamo prima che alcuni dei nostri migliori incisori venissero richiamati, tuttavia siamo riusciti fino ad oggi a far sì che la nuova situazione non abbia arrecato danni visibili alla bellezza delle nostre edizioni. Quanto al formato, la nostra decisione di adottate il formato 8° per tutte le partiture, e per tutti i casi in cui ciò è possibile, è, sì e no, una norma di economia alla quale ci siamo andati orientando in questi ultimi anni. Diciamo sì e no perché, mentre effettivamente con l’adozione del formato 8° per le partiture noi evitiamo di dover fare due edizioni in diverso formato, in quanto l’8° serve tanto per la vendita e gli omaggi quanto per le esecuzioni; viceversa presenta un reale vantaggio per gli studiosi ed i direttori il poter studiare le partiture sulle edizioni in formato 8°, piuttosto che sulle spesso mal leggibili partiturine in 16°. Altro vantaggio è che il direttore può dirigere con la partitura che ha acquistato o che gli è stata inviata in omaggio, e nella quale egli spesso appone i suoi speciali segni di interpretazione: molte volte, infatti, siamo posti in imbarazzo dalle richieste dei direttori che ci domandano di poter dirigere con la partitura da essi già usata in una precedente occasione. Né d’altra parte abbiamo avuto sinora lagnanze serie circa la chiarezza dell’incisione nel nuovo formato

Per concludere; se ancora in qualche caso usiamo il formato 4°, ciò avviene esclusivamente quando la composizione, per il numero dei righi della partitura, non ci consente di fare altrimenti. Il caso recente di cui siete venuto a conoscenza non può che rientrare in quest’ultima categoria.

Esaurito questo punto, vi preghiamo di volerci chiarire quanto ci scrivete relativamente alla copertina: intendete dire che, per l’edizione della Sinfonia da porsi in vendita, Voi desiderate una copertina diversa da quella color grigio-ferro in uso per tutte le nostre partiture? Essa ci sembra sobria, elegante e dignitosa. Credete proprio che con l’adozione di una copertina diversa l’edizione possa avvantaggiarsene?

Per quel che riguarda l’edizione definitiva della Sinfonia, siamo perfettamente d’accordo: attenderemo fino a quando voi non ci diciate, dopo la prima esecuzione, che non vi è più nulla da mutare. Pertanto, sia per i materiali che per la partitura, noi tireremo delle copie provvisorie sulle quali apporremo un timbro “bozza di stampa”. Ma vogliate confermarci, a questo riguardo, se sta bene inviare, non appena pronta, una bozza della partitura anche al M°. Von Kempen che, come ricorderete, desiderava studiare la Sinfonia per eseguirla in Germania.

Venendo ora all’Abramo e Isacco ci è difficile rispondere ai vostri interrogativi perché, come sapete, non abbiamo partiture della prima edizione, la sola esistente essendo a vostre mani. Abbiamo tuttavia fatto delle ricerche, ma non ci risulta che la parte di fagotto, o altre, abbiano subito modificazioni (salvo, s’intende, i mutamenti che avete apportato voi stesso con la 2a edizione). Le parti di fagotto che abbiamo noi sono tutte uguali. Per di più, contrariamente a quanto voi ci scrivete, il nostro archivista afferma che per l’esecuzione dell’EIAR è stato inviato il materiale precedentemente usato da Napoli. Non riusciamo quindi a rispondere a quello che ci chiedete.

Abbiamo ricevuto dalla nostra Casa di Roma il “Quaderno delle modificazioni” per l’esecuzione del lavoro con orchestre ridotte, da voi preannunciatoci tempo addietro. Insieme con detto Quaderno ci è pure pervenuta una parte di fagotto nella quale, oltre alle modifiche a mano, in conformità con quanto indicato nel “Quaderno delle modificazioni”, sono riportate anche le correzioni da voi segnate sulla parte che avevate trattenuta del materiale inviato all’EIAR, e in più, ancora, qualche vostra correzione. Affinché possiamo bene renderci conto di tutto è indispensabile che voi ci facciate avere la partitura della prima edizione. Ci sarà allora anche possibile di mettere in ordine un materiale completo per le esecuzioni con orchestra ridotta, a meno che ciò, come crediamo, non sia già stato fatto per l’esecuzione al Teatro delle Arti. Provvederemo a ritirare da Roma detto materiale e a trattenerlo presso di noi, per ogni eventualità, salvo che voi non ci scriviate che desiderate proprio quel materiale per la vostra esecuzione all’Adriano nel gennaio prossimo. In caso contrario invieremmo a Roma, in cambio, quello già usato per l’EIAR e per Napoli.

Per ciò che riguarda il vostro rilievo circa la questione dei noli, vi ripetiamo che siete in errore. Per contratto avete diritto a una percentuale sui noli – e se noi non ve la corrispondessimo verremmo meno ai nostri patti. La vostra percentuale sui noli dell’Abramo e Isacco, inizialmente del 40%, fu successivamente portata al 45%. Nel caso particolare che ci segnalate – L. 950 – per le rappresentazioni al Teatro delle Arti – è avvenuto effettivamente che la nostra Casa di Roma ha potuto incassare solamente il corrispettivo di due esecuzioni. La nostra Sezione Contabilità non aveva rilevato la cosa, perché non di sua competenza, ma di competenza di Roma; noi abbiamo interpellato quella Filiale ed essa ci ha risposto che ha già fatto numerose sollecitazioni, ma che non è ancora riuscita ad avere il saldo di L. 800 per le due successive esecuzioni. Essa ci ha anzi inviato in visione una lettera del Direttore del Teatro delle Arti il quale promette di pagare quanto prima quel che ci deve, pur lagnandosi amaramente per le nostre sollecitazioni e i nostri noli esagerati! I noli esagerati sono per l’appunto quelli da voi richiesti per l’Abramo e Isacco e altri pochi di uguale entità ...

Vi confessiamo che ci sarebbe stato difficile chiedere per le tre esecuzioni dell’Epithalamium gli stessi noli che avete ricevuto voi senza che si scagliassero contro di noi molti fulmini! Ma sovente ci troviamo nella spiacevole posizione di doverci giustificare presso gli autori per i nostri noli eccessivamente bassi, e in pari tempo presso i teatri, gli enti, ecc. per i nostri noli (gli stessi) eccessivamente alti. Cerchiamo di seguire la virtuosa via di mezzo.

Quanto alla prossima stagione degli Enti teatrali, ci sono giunte infatti diverse notizie circa l’inclusione delle vostre opere nei cartelloni, cosa di cui ci siamo assai rallegrati, come potrete comprendere. Non abbiamo ancora però alcuna comunicazione ufficiale perché, con i sistemi attualmente vigenti, è purtroppo invalsa l’abitudine di “interpellarci” a cose fatte. Pazienza!

Vi abbiamo già spedito 50 fogli di carta da 20 righi al vostro indirizzo di Cortina e a quest’ora saranno in vostre mani. I rimanenti 50 sono a vostra disposizione.

Gradite, caro e illustre Maestro, i nostri cordiali e deferenti saluti.

Transcription by Paola Meschini
Typology lettera
Sub-tipology letter
Writing typescript
Language italian

Physical Attributes
No. Sheets 3
Size 280 X 220 mm

Letter name LLET017298