PRO MEMORIA PER LA CASA EDITRICE OPERE MUSICALI RICORDI = MILANO

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da parte del Maestro prof. Marcello BUOGO = Palermo

1) La Casa Ricordi nel 1935 ebbe a stampare due volumi di Arpeggi; nel 1936 procedette alla stampa degli Esercizi per il principiante; nel 1937 alla Tecnica del pianoforte. Nel complesso queste Opere, in quattro volumi, comprendono tutta la tecnica del pianoforte, materia trattata molto originalmente e con modernità di vedute, riportata come in un dizionario.

2) Il volume ultimo stampato: Tecnica del pianoforte non è stato ceduto alla Casa Ricordi, a differenza dei precedenti acquistati dalla Ditta.

3) A quei tempi era direttore della Sede Centrale il Comm. Valcarenghi, col quale si convenne che il Maestro Buogo avrebbe ceduto la 3^ Opera in modo che la Ricordi potesse completare quelle precedenti. In questa convenzione, era sottinteso che la Casa, pur stampando per conto terzi, cioè del Maestro Buogo, avrebbe dato alla edizione una veste tipografica pari a quelle delle edizioni solite. Nelle edizioni successive si sarebbe allora dovuto sopprimere la dizione Copyright Marcello Buogo.

4) Le varie Opere elencate sono state sottoposte all’esame del Maestro TEICHMÜLLER, direttore della scuola di pianoforte a Berlino, ed il giudizio, assai lusinghiero, è stato pubblicato nel Periodico “Musica d’Oggi” per iniziativa appunto della Casa Ricordi. La stessa Casa, così stimolata, curò l’edizione in tedesco, ad iniziativa dello stesso Maestro TEICHMÜLLER. Si cominciò coi due volumi di Arpeggi e la prefazione fu dettata dal TEICHMÜLLER, secondo cui l’Opera del Buogo supera in innovazione, originalità rapidità di insegnamento didattico, tutte le Opere tedesche note. Giudizio analogo è stato espresso per iscritto dal Maestro CASELLA, secondo cui l’Opera del Buogo è la più completa per modernità e sintesi. Senza voler mancare di riguardo ai pionieri del passato si può dire che tra il metodo Buogo e quello CESI c’è la stessa differenza che corre fra il rapido d’oggi e la diligenza dei vecchi tempi.

La Tecnica del pianoforte fu praticamente esaurita prima ancora dell’inizio della guerra.

5) Gli anni di guerra hanno procurato una interruzione sull’attività didattica e pianistica del Maestro Buogo, trasferitosi da Palermo nell’Italia del Nord.

6) Nel 1948 il Maestro Buogo ha offerto la ristampa alla Ricordi dell’Opera in oggetto, segnalando che centinaia di copie residue erano state vendute lo scorso anno a £. 800- la copia, tramite le filiali Ricordi di Palermo e di Roma. Il Sig. Renda, direttore della Sede di Palermo, ha scritto alla Direzione centrale in tal senso offrendo la proprietà del volume. Da Milano hanno risposto dichiarando che non ne avevano la convenienza! È evidente che il giudizio è stato affrettato e non ponderato.

7) La convenienza non ci sarebbe se mancassero le lastre, ma le lastre esistono e sono di proprietà del Maestro Buogo. Il prezzo della ristampa rientra larghissimamente e con grande vantaggio economico nel prezzo di copertina di £. 800-.

8) Il Maestro Buogo annovera tre ex allievi titolari di Conservatorio, che adottano le Opere in discorso. Tra questi ex allievi è il Maestro Vincenzo Mannino, già titolare a Pesaro, quanto prima a Palermo.

9) Al Conservatorio di Palermo i programmi devono essere rimaneggiati, con l’intento di preferire le ed. Ricordi e soppiantare le altre, in particolare le Curci che nel passato sono state largamente adottate.

La Ricordi sebbene avesse raddoppiato il prezzo di copertina delle Opere Buogo, ha lasciato invariato i diritti d’autore nonostante l’impegno contrattuale fosse stato firmato pochi giorni prima l’aumento del prezzo stesso. L’autore, naturalmente, è stato menomato in proporzione, ma di tal fatto non ha mosso rimostranze alla Casa.

10) Il Maestro Marcello Buogo sta curando l’educazione artistica del figlio Norino, il quale ha già esordito al Teatro Massimo di Palermo, appena dodicenne, con esito brillante. È nei voti che si possono ripristinare i rapporti di collaborazione con la Casa, rapporti che potranno continuare col giovane studioso.

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Palermo, settembre 1950