Date: 13/8/1952



Place: Lesa, Novara

ID: LLET024986




Lesa, 13 – 8 – 52

 

Carissimo Rag. Bai,

Mons. Anichini mi à [sic] inviato due copie d’un capitolo da aggiungere alla biografia da lui stesa sul M° Perosi. Tale capitolo dovrà essere inserito dopo quello col titolo Perosi in Vaticano e i capitoli anziché 33 saranno così 34. Aggiungo una delle copie ricevute all’esemplare in mio possesso. Le invio l’altra perché sia unita all’altro esemplare che non so dove sia.

Il M° Marziano Perosi non à [sic] risposto alla mia lettera di richiesta circa la fotografia della casa natale del fratello; per non perdere inutilmente altro tempo, oggi ò [sic] scritto all’arciprete del Duomo di Tortona, al quale non sarà difficile – penso – indicarmi almeno la via e il numero anagrafico.

Vive cordialità e buon ferragosto.

M. Zanon

 

 

LA CANTATA “DIES ISTE

  • Il cinquantenario dell’Immacolata -

Il 1904 segnava una singolare ricorrenza, il cinquantesimo anno della definizione dogmatica dell’Immacolata Concezione, proclamata da Pio IX, con bolla “Ineffabilis”, l’8 Dicembre 1854.

L’avvenimento, seguito in poco tempo da manifestazioni e da movimenti di fedeli di mondiale portata, fu, (con quello della infallibilità pontificia del 1870) fra i più importanti della Storia della Chiesa, e ben a ragione lo si volle commemorare con eccezionale solennità. Un Comitato romano di carattere internazionale, di cui fu anima Mons. Giacomo Radini Tedeschi Canonico Vaticano e poi Vescovo di Bergamo, già si era costituito prima ancora che S.S. Pio X comparisse all’orizzonte.

Dopo la sua elezione, era naturale che l’iniziativa si facesse strada ed accogliesse numerosi aderenti: si voleva che sul capo della Vergine Immacolata, venerata (nella basilica di) San Pietro, nella Cappella del Coro, rifulgesse una corona di dodici stelle, formate (tutte) di brillanti offerti da tutte le nazioni del mondo; si pensava ad un Congresso Mariano e ad una Esposizione Mariana mondiale, e in fine venne spontanea l’idea di una “cantata”, che fosse l’omaggio a Maria del più autentico genio musicale vivente, Lorenzo Perosi.

L’omaggio alla “Tutta bella” si rivolgeva anche a Colui che avrebbe dovuto incoronarLa, in San Pietro, il Pontefice novello, il Beato Pio X, che di Perosi era stato e continuava ad essere Augusto mecenate.

Il ricordo di quell’avvenimento artistico e religioso riempie anche me che scrivo, - membro del Comitato e partecipante alla esecuzione nella imponente massa corale – di viva commozione. Si era scelta la Basilica di S. Maria sopra Minerva, per sede della eccezionale esecuzione. La spaziosa Basilica era gremita: il Sacro collegio dei Cardinali al completo, il Corpo diplomatico accreditato presso la Santa Sede, tutto il mondo musicale romano , una folla di competenti gremivani [sic] il Sacro Tempio. Nessuno si aspettava però da Don Perosi, che poco prima aveva prodotto il “Giudizio Universale”, un lavoro di quella vastità e potenza. Di tale potenza, che ancora interessa le folle e più di tutto gli intenditori di musica. A me, che contribuivo modestamente alla compattezza dei cori, coi miei cari amici il Conte Piero Piccolomini Clementini di Siena e Don Giuseppe Faraoni di Firenze (due anime elette, troppo presto perdute) parve che la “Cantata” fosse l’omaggio – tardivo, si, ma sempre opportuno – che la Chiesa militante rendeva a Colei che sopra i cori eccelsi si libra tutta bella e pura, il termine fisso di eterno consiglio. Il testo della sequenza e la sublimità del canto ne davano la prova. In verità quel finale di trionfo (“Tota pulchra es. Maria”) che tributava a Maria priva (immune) d’ogni macchia, il saluto dei redenti da Gesù, parve quanto di più sublime potesse uscire da cuori e cervelli umani col ministero dei suoni.

Il “Dies iste” confermò la fama di Don Lorenzo Perosi, proclamato (ormai) il Maestro che (già) sopra tutti com’aquila volava.

E mi è caro ripetere (questa) impressione mentre si stà [sic] allestendo di (tale) immortale “cantata” una ripetizione nella Basilica di Massenzio (10 Agosto), e mentre si parla di una celebrazione novella, in occasione del centenario della definizione, che avverrà nel 1954 auspice il quinto successore di Pio IX e terzo di Pio X, Sua Santità Pio XII, felicemente regnante.

 

===================

Transcription by Claudio Favret
Named people
Matteo Glinski

Typology lettera
Sub-tipology letter
Writing manuscript
Language italian

Physical Attributes
No. Sheets 1
No. Attachments 2
Size 220 X 140 mm

Letter name LLET024986