Date: 4/9/1843



Place: Roma

ID: LLET030655




Roma, 4 Settembre 1843

 

Amico pregiatis.°

 

Non indugio un momento a rispondervi, come mi avvertite colla vostra gentilis. ͫ ͦDel 28 p. p. Agosto, per significarvi che mi credo molto onorato da codesto Sig.ʳ M.ͦ Guaruaccia, degnandovi di dedicarmi la di lui riforma Dei Partimenti del celebratis.ͫ ͦ Fenaroli con schiarimenti per La più facile intelligenza, ecc., ecc.: E poiché io non ho la sorte di conoscerlo, (locchè non è meraviglia, perché dopo l’ostracismo dal Teatro avuto in Milano, mi abbandonai agli assistenti dei moribondi), io mi affido interamente a quanto Voi mi fate intendere Sul merito dell’Autore, e dell’Opera in discordo; per per cui accetterò volentieri la di lui Dedica; e di un tal dono così prezioso, non potrò che ringraziarlo cordialmente, come faccio anche a Voi, che ugualmente vi compiacete stimarmi tanto grandemente. Vi anticipo anche i miei ringraziamenti per la futura edizione dell’Inno, e del Terzetto teatrale; che se vi fatto, potrete dedicarli a vostro nome a chi volete. Per dire il vero, io penso che, essendovi Stato chi dall’estero, pubblicò che in Italia non c’è neppur’uno che sappia scriver musica sacra, ecc., crederei che per difesa della nostra Nazione, converrebbe almeno di mettergli sott’occhio l’Inno: sebbene non sia il maggior ed impegnato mio lavoro di tal genere. Se quegli avesse veduto il mio Miserere a 8, con un Versetto a 16 reali, di sole voci senz’alcun istromento stampato a Lipsia, forse non avrebbe avuto coraggio di giudicare tanto male. Ma può darsi che il Sig.ʳ Fétis ne sia stata la causa, perché nella di lui Bibliografia universale dei profess.ͥ di musica, contro l’evidenza del fatto, e conseguentemente d’ogni buona ragione, lo descrisse sotto il nome di mio Padre, citando erroneamente la stampa di Lipsia, dopo di cui venne alla luce la vˢra 2.da edizione coll’aggiunta delle risposte per ogni Versetto di soli istromenti da fiato in mancanza dei Corali, per potersi eseguire in Accademia, fuori delle funzioni ecclesiastiche. Ne scrissi al prelodato Sig.ʳ Fètis per ottenere l’emenda, ed egli non si degnò neppure di rispondermi. Io ho taciuto perfettamente, giacché in un mondo rivoluzionario non è sperabile la giustizia. Mi rincresce sommamente di vedere, che se la morte mi sorprende, dovrò lasciare tutte le mie elaborate produzioni d’ogni genere musicale, (che non facilmente si trovano da qualche altro Autore), in questa Città, ove sgraziatamente in giornata la musica è decaduta orribilmente. Voi che oltre le innumerevoli relazioni, ogni anno fate una passeggiata per tutta europa [sic], non so’ perché coll’affezione che mi dimostrate, non vi ricordate di procurarmi, come tempo fa vi accennai, un mezzo conveniente di metter in salvo tutte le mie composizioni per liberarle dalle mani di questi Antropologi musicali!...

Basta…. Ben tornato: Conservatevi in buona salute, e credetemi colla più perfetta gratitudine D’amicizia

Il vostro cordialis°

Fr. Basily

 

Francesco Basily – nato a Loreto nel febbraio 1766, morto a Roma il 25 marzo 1850.

Dotto compositore, scrisse 16 opere, moltissime composizioni sacre, fughe, sinfonie, ecc. ecc.

Fu censore al Conservatorio Di Milano, quindi maestro Di Cappella al Vaticano.

 

 

 

Transcription by Miriana di Furia
Typology lettera
Sub-tipology letter
Writing manuscript
Language italian

Physical Attributes
No. Sheets 1
Size 290 X 205 mm

Letter name LLET030655