Milano li 9. Maggio 1835.
Sig:r Mro Cave V.nzo Bellini
Amico Cmo
Due parole in fretta per dirvi che oggi fui informato (perché si fa secretamente) che fra due o tre giorni si eseguiranno alla Cannobbiana due pezzi xxx dei Puritani, istrumentati chi sa da chi, probabilmente dal solito svergognato ciabattino. \Le parti si cavano e preparano da un copista indipendente, e nel ridotto./ Siccome mi lusingo che avrete già collocato delle copie della suda Opera così scrissi a Troupenas perché mi dica cosa ne ‹vuole› d’una copia, sperando che ora il prezzo ne sarà ‹ragio›nevole, e che voi stesso avrete desiderio che la vos‹tra opera› si conosca come fu da voi scritta, e che perciò ‹con›correte a procurarmi una dimanda onesta e che stia ne’ mezzi di un giusto traffico. Già vi scrissi che Lucca ne offerse una copia all’Impresario di Palermo. Questo \birbante Lucca/ che non si fa vergogna di nulla potrebbe compromettere moltissimo la v‹ost›ra riputazione xdendo come vostro lavoro, il lavoro chi sa di chi – Se volete dunque che la sua infamia sia scoperta ed il v‹ost›ro onore salvato, facilitate con me – che ve ne sarò ben grato – E di fretta salutandovi mi dico
V‹ost›o affo Amico
Giò Ricordi
Cerri fa i suoi saluti al signor Mro Bellini.
Al Signor Maestro Cavaliere
Vincenzo Bellini