Milano 10 Settembre 1896-

M.° C.^re G. Puccini.     Torre del Lago-

Imperatore carissimo.

Già oramai mi sembrano superflue le felicitazioni per gli imperiali trionfi della Bohème...anzi, quasi quasi starei per dire che ne ho piene le scatole!!..ma lasciamo che vadi cosi e non facciamoci cattivo sangue.

Blanc le avrà risposto per quanto altro era nelle sue lettere: io le dirò che ho scritto ancora a Giacosa, l'uomo che più promette e meno mantiene e che finirà per farmi ingrossare il fegato come le oche di Strasburgo!!. Scriva anche lei due righe: le rammento l'indirizzo: Colleretto-Parella (Ivrea).

Non mancherò, caro Puccini, di venire alle delizie di Torre del Lago, e dell'ospitalità dogale ed imperiale! - ma per ora non posso dirle quando - sia per ragioni di famiglia e di affari, sia perché Illica è ancora assente, giacché è utile venga con esso, così tutti uniti porteremo un buon fondamento al libretto Tosca - e magari si avrà anche l'atto II. Quanto a Manolo, la ringrazio tanto a nome suo, mio e di mia moglie, ma temo non sia possibile combinare la desiderata gita, perché siamo sempre in aspettativa della visita militare, la cui chiamata può avvenire da un giorno all'altro, per schivare che mancando i R. R. Carabinieri vengano a prendere il povero Manolo!- Con tale prospettiva non può allontanarsi.

Ella mi dà una gran bella notizia!!....e cioè che si accinge a buttarsi....fra le braccia di Tosca. evviva dunque = e auguro trovi fra esse voluttà paradisiache, emozioni celestiali, e cosi, mentre al mattino sfogherà la foja nemrottiana sugli uccelli, di poi Venga la Tosca a deliziarsi con un solo uccello, il quale, come dice benissimo Porta, l'è el manegh de tucc i cognizion!..... e quindi anche delle ispirazioni fantasiose.

Spero staranno tutti bene: mando a tutti cordialissimi saluti, ed all'invitto eroe della Bohème un abbraccio affettuoso.

Suo 

Giulio Ricordi

Sono incerto, dopo quanto mi scrive, per l'Edgar - ci penseremo