Data: 19/2/1891



Luogo: s.l.

ID: CLET001986




112

p.220-221   

CLET001986

 

19-2-91

Caris.° Avv.° ed Amico Dina.

 

        Io mi trovavo dal Maestro, quando Ella venne da lui. Mentre jeri lo trovai d’eccellente umore, oggi invece lo vidi preoccupatissimo ed abbattuto, come nei primi giorni della sua venuta qui. Non sapendo se vi sono ragioni speciali o nuove, temo sia ancora il malaugurato affare di Parigi che lo disturbi in modo così grave. Non so che cosa darei per venirne fuori; torno a dire che, ove fosse appena, appena possibile, io rinuncerei a tutto, pur di vedere Verdi tranquillo e contento.

Ora sto di nuovo esaminando fra la corrispondenza dell’82 per vedere se salti fuori qualcosa relativa al contratto di detto anno, con cui Verdi cedeva a Ricordi Le Trouvère: se qualche nuovo filo di luce apparirà, mi farò premura di comunicarglielo.

Intanto….ho altro motivo di preoccupazioni! Se si deve litigare, occorre il riconoscimento della firma di Verdi, al suddetto contratto 1882! - Verdi, non è uomo (e lo ha detto) da non riconoscere la firma fatta…. ma come avrò io il coraggio di invitarlo presso il Console Francese, per tale certifica?.... Non mi dilungo: Ella comprenderà il mio crudelissimo imbarazzo, il quale mi impedì fino ad ora di recarmi dal Console, per domandargli opportuni schiarimenti preventivi, mentre Panattoni richiede il contratto stesso premurosamente! - Certo si è che, data la dura necessità, assolutamente non mi sentirò in grado di pregare il Maestro di recarsi dal Console!...

Insomma sono sulla brace e sulle spine!...e non raccappezzo [sic] più alcuna idea, tanto che ora, nulla trovo di meglio a dire, se non che con grato animo e cordiale amicizia, mi ripeto      

Affmo Suo

Giulio Ricordi

112.

pp. 220-221

CLET001986

 

19-2-[18]91

 

Dearest Avv. and Friend Dina,

 

   I was with the Maestro when you had left him to come see me. While I found him in excellent humor yesterday, today instead I saw that he was most preoccupied and despondent, as he was when he first arrived here. Not knowing if there are special or perhaps new reasons, I fear it is again this cursed Paris affair that disturbs him so profoundly. I don’t know what I would not give to end this; as I have said before, were it even barely possible, I would surrender everything just to see Verdi tranquil and content.

   I am now reviewing the correspondence from ’82 again to see if something pops up relative to the contract from that year, the one where Verdi ceded Le Trouvère to Ricordi; if any glimmer of light should appear, I will let you know without delay.

   Meanwhile…. I have another reason to worry! If we should go to court, Verdi’s signature on the aforesaid 1882 contract needs to be authenticated! – Verdi (as he said himself) would hardly refuse to authenticate his own signature…. but how can I muster the courage to ask him to come to the French Consulate for this certification?.... I need not go on: you can understand my hideous embarrassment, which has prevented me to date from going to the Consulate to ask what clarification might first be had, while Panattoni urgently asks for the contract itself! – Certainly, given this dire necessity, I absolutely do not feel capable of asking the Maestro to go to the Consulate!...

   In sum, I am consumed with anxiety!... and I am at a loss for ideas, such that now I can find nothing better to say than to repeat, with gratitude and cordial friendship, that I remain

 

Yours most warmly,

 

Giulio Ricordi

 

 


Opere citate
Il Trovatore

Tipologia copialettere
Sottotipologia lettera
Scrittura manoscritto
Lingua italiano

Lettera titolo DOC01827.112
Segnatura Volume DOC01827
Anno 1888-1901
Volume 01
Pag 220-221
Nr. pag 2