Presenti: Tito II Ricordi, Erminio Bozzotti, Luigi Origoni, Giuseppe Visconti di Modrone, Edoardo Majno, Edgardo Bronzini


Data: 8/5/1916



Luogo: Milano

ID: CLET002683




DOC02171.082

CLET002683

 

= Seduta dell’8 Maggio 1916 =

 

 

Presenti: il Gerente Comm.re Tito Ricordi e i membri della Commissione di Vigilanza Sigg.ri Comm.re Erminio Bozzotti, Nob.e Luigi Origoni e Conte Giuseppe Visconti di Modrone, nonché il Segretario della Commissione Avv.o Edgardo Bronzini e l’Avv.o Edgardo Bronzini e l’Avv.o Edoardo Majno.

 

La seduta ha principio alle ore 15.

 

Il Segretario dà lettura del Verbale della Seduta ultima del 6 Novembre 1915 che è approvato senza eccezioni.

Il Gerente rileva come, avendo convocata la Commissione pel 15 gennaio pp., la seduta sia andata deserta essendo intervenuto il solo Comm.re Bozzotti e rimasti assenti gli altri membri della Commissione, il Comm.re Sullam per malattia, il Nob. Origoni e il Conte Giuseppe Visconti perché legittimamente impediti per servizi di interesse pubblico.

Il Gerente riferisce come il Sig.r Illica per sé e per gli Eredi Giacosa sia riformato a insistere con sua del 1° gennaio 1916 per il prolungamento dei diritti d’autore relativi al libretto della “Bohéme” e dimostrata la infondatezza di tale pretesa sia in ordine legale, sia anche in ordine morale su di che ebbe già altre volte a intrattenere la Commissione, pur essa pronunciatasi d’accordo sulla insostenibilità della pretesa stessa, dà lettura della lettera di risposta inviata il 31 Gennajo pp. al Sig.r Illica, recisamente negativa circa il chiesto prolungamento e ammissiva soltanto in via di correttezza, di una partecipazione sino alla fine Gennaio pp. sui proventi relativi ai grammofoni, ciò che pure formava oggetto di richiesta nella precitata lettera di Illica.

La Commissione appoggia pienamente la risposta di cui sopra.

Il Gerente aggiunge che alla sua lettera non è seguita sin qui alcuna replica.

Indi il Gerente informa come in principio d’anno, per sovvenzione contratta colla Banca Pisa e colla Banca italiana di Sconto, la Ditta avesse un debito complessivo verso dette Banche di circa £ 119.000 ⎼ all’uno per cento oltre il tasso legale. In occasione della sottoscrizione del nuovo Prestito nazionale al 5%, esso Gerente, come aveva esposto al Comm.re Bozzotti in occazione della seduta andata deserta del 19 Gennaio, credette conveniente di approfittare delle facilitazioni che le Banche e le condizioni del prestito offrivano, per sottoscrivere al prestito stesso per la Ditta sino a un importo di £ 300.000 mediante l’assunzione di un correlativo debito colla Banca Pisa e colla Banca italiana di Sconto in parti eguali, ed erogando alle note condizioni per £ 98.000 di Buoni del Tesoro di appartenenza della Società. Ora è lieto di comunicare che il debito complessivo che, per le precedenti e per le ultime sovvenzioni delle predette Banche, la Ditta aveva verso le medesime di circa £ 314.000 è stato alla fine della passata settimana completamente salvato coi mezzi propri dell’Azienda, essendovi anzi in Cassa un sopravanzo di circa £ 40.000 ⎼, oltre beninteso i titoli del nuovo prestito per £ 300.000 che potranno sempre servire in caso di necessità per ottenere sovvenzioni al tasso del 5%.

La Commissione esprime la sua piena soddisfazione pei resultati esposti e per l’operato del Gerente.

Il Gerente riferisce sulla situazione dei conti al 31 Marzo pp. e sul movimento dei vari rami e delle filiali dell’Azienda segnalando gli incrementi verificatisi nelle filiali di Lipsia, Parigi, Roma e Londra e la diminuzione di introiti in quelle di New-York, Napoli e Palermo, come pure la singolare diminuzione assai sensibile delle vendite al Magazzino centrale dopo la Pasqua.

Il Gerente successivamente informa:

a)    come il M.o Zandonai stia scrivendo l’opera comica “La via della finestra” ricavata da una commedia dello Scribe, per concessione ottenuta con un esborso da parte della Ditta di sole £ 2200 ⎼ opera comica della quale è già composto il 1° Atto di fattura veramente squisita

b)    come il M.o Montemezzi abbia già fornito il Prologo della “Nave” e abbia incominciato il 1° Atto.

c)     come approfittando del Decreto luogotenenziale per cui resta proibita l’introduzione in Italia di edizioni tedesche o austriache, esso gerente abbia creduto opportuno iniziare un’attiva propaganda per le direzioni nazionali di musica classica, e a tal’uopo abbia in questi giorni convocato presso la Ditta i più eminenti Professori di pianoforte acciò avessero ad esaminare quanto ha già fatto e quanto potrebbe utilmente fare la DItta Ricordi per nuove edizioni di musica classica.

Informa poi sull’esito di tale riunione alla quale intervennero ben tredici Professori e come si sarebbe con essi, dopo laboriose discussioni, concertata una revisione delle nostre Edizioni con impegno di imporne l’adozione presso i Conservatori e gli Istituti di musica italiani.

Riferisce pure in proposito che essendo prossime a cadere nel dominio pubblico tutte le opere di Liszt esso Gerente intenderebbe farne una pubblicazione in dieci o dodici volumi affidando la cura della revisione possibilmente al Maestro Busoni.

E infine informa anche circa l’appoggio morale che per tale movimento a pro’ delle edizioni nazionali si avrebbe da parte del Ministero e della Direzione delle Belle Arti.

La Commissione prende atto con soddisfazione delle fattele comunicazioni.

Il Gerente richiamato l’esito sfortunato che ebbe la Causa tentata contro le Finanze dello Stato per l’esonero dalla Tassa di circolazione in cui intervenne la nota Sentenza 13 Giugno 1915 del Tribunale, stata accettata di fronte alla giurisprudenza allora dominante alla Cassazione di Roma contro la tesi delle Accomandite semplici, informa come recentemente la stessa Cassazione, mutata la sua Presidenza, siasi ⎼ con Sentenza dell’11 Marzo pp ⎼ avviata ad una notevole mitigazione del suo precedente rigorismo aprendo la via alle Accomandite semplici che abbiano determinate statuizioni nei loro Atti fondamentali circa il trapasso delle carature di sottrarsi all’onere, veramente ingiusto, della gravosa Tassa di negazione. Sarebbe perciò opportuna una modificazione dell’Atto costitutivo della Società da deliberarsi naturalmente dall’Assemblea dei Soci; ma stante le difficoltà per ora di avere una valida riunione in una convocazione straordinaria, sarà certamente il caso di portare l’argomento alla ventura Assemblea ordinaria e intanto i legali della Ditta studieranno la forma più opportuna e sicura della modificazione statutaria da proporre in correlazione ai concetti annessi dalla Cassazione.

Infine l’Avv.o Edoardo Majno riferisce sulle varie cause affidategli:

-       sull’esito fortunato della causa Gori al Tribunale di Torino circa la riproduzione di opere appartenenti al 2° periodo e più specialmente circa la riproduzione della Marcia trionfale dell’ “Aida” sconciata coll’applicazione di versi maccheronici ed insulsi, in cui fu pronunciata una sentenza veramente magistrale ed esauriente, che dà i migliori affidamenti per una conferma in sede di Appello.

-       sulle cause tuttora pendenti, ma di prossima trattazione contro la Ditta Madella di Monza, sia per titolo di concorrenza sleale nella riproduzione fatta da quella Ditta di edizioni musicali della Ditta Ricordi, sia per il mancato pagamento dei diritti dovuti a quest’ultima su una quantità di edizioni di opere e di libretti appartenenti al secondo periodo.

Il Gerente informa in ultimo sulla pendenza col Ministero per l'indenizzo dei danni derivati dall’abbattimento forzato delle Affiches Gaillard, ritenendosi affatto inadeguato il compenso offerto dallo Stato.

 

Dopo di che la seduta viene levata alle ore 17.

 

Luigi Origoni

Tito Ricordi