DOC02171.094
CLET002695
Seduta del 5 Luglio 1918
Presenti: il Gerente Comm. Tito Ricordi, col Procuratore Avv. Carlo Clausetti,
e i membri della Commissione di Vigilanza Nob. Luigi Origoni, Barone Comm. Alessandro Rossi, Ing. Comm. Giuseppe Sullam e Conte Giuseppe Visconti di Modrone.
Assistono il Segretario della Commissione Avv. Edgardo Bronzini e l’Avv. Edoardo Majno.
La seduta ha principio alle ore 14.
1.° Il Segretario dà lettura dei Verbali delle sedute 26 aprile e 4 maggio pp. che sono approvati senza osservazioni.
2.° Il Gerente comunica e illustra con opportune notizie e spiegazioni i dati Statistici dell’azienda al 31 maggio pp., che presentano in tutte le voci e nelle filiali un aumento generale più o meno notevole, ad eccezione della filiale di Londra, della quale però non sono ancora pervenuti i risultati definitivi. Avverte che mancano anche i dati della filiali di New-York, dove, però, per effetto dello stato di guerra, si è avuto un decremento sensibile. Ad ogni modo, rileva il Gerente, i risultati generali dell’esercizio sono già tali da potersi ritenere fin d’ora assicurato ai Soci un dividendo pari se non anche superiore a quello dello scorso esercizio.
Aggiunge infine un cenno sulle difficoltà che si avranno inevitabilmente col fisco per quanto è dei sopraprofitti, essendo già in corso le pratiche circa i profitti speciali dell’industria e commerci sulle cartoline illustrate.
La Commissione prende atto, con soddisfazione delle comunicazioni del Gerente sul buon andamento dell’Azienda.
3.° Per quanto concerne le nuove tre opere del M.o Puccini (il Tabarro, Suor Angelica e Gianni Schicchi) il Gerente informa che tutto è stato definitivamente concordato sia per le condizioni di corrispettivo, delle quali espone i particolari, sia per i teatri in cui dovranno per la prima volta essere rappresentate.
4.° Riferisce quindi che l’opera “La Nave” di Montemezzi è pressoché ultimata, e che, se sarà finita in tempo, verrà data al Teatro La Scala nella prossima stagione d’autunno.
5.° Il Gerente comunica che l’opera “Nerone” del compianto M.o Boito, completa ne’ suoi quattro atti, che, colla partitura, appartiene alla Ditta, verrà probabilmente rappresentata alla Scala, a guerra finita, sotto la direzione del Maestro Toscanini.
Accenna alle insistenze del Sen.e Albertini, esecutore testamentario del defunto Maestro, per avere l’autografo dell’opera, il che è contrario alle consuetudini della Casa, tanto più che il possesso dell’autografo è anche necessario per il controllo dell’esattezza nelle riproduzioni a stampa.
6.° Infine il Gerente espone come sia sull’orizzonte una grave questione con la Casa di riposo per musicisti “Verdi” relativamente alla nota clausola dei contratti per le opere del M.o Verdi: Forza del destino - Don Carlo - Simon Boccanegra - Aida - Otello - Falstaff - Messa da requiem - per la quale clausola, nel caso previsto che si fossero organizzate anche in Italia, come esistono in Francia, le Società o gli Agenti per esigere i diritti di autore sulle rappresentazioni teatrali, tutti i diritti sui noli riflettenti le rappresentazioni delle predette opere avrebbero dovuto devolversi esclusivamente al M.o Verdi fermo però rimanendo nella Casa Ricordi il diritto alla sua esclusività per la somministrazione degli spartiti e di tutta la musica e libretti occorribili per simili rappresentazioni.
Finora la Casa di riposo per Musicisti erasi comportata come se la condizione di detta clausola non si fosse ancora verificata, e la nostra Casa gestiva le suindicate opere, corrispondendo all’Opera Pia le percentuali di contratto (del 40% sui noleggi e del 50% sulle vendite).
Ma, nella primavera del corrente anno, l’O.P., senza alcuna previa comunicazione o interpellanza alla ns. Casa, iniziava pratiche che la Società Italiana degli autori per affidarle senz’altro il mandato di tutelare per di lei conto i diritti di rappresentazione delle summenzionate opere verdiane e di esigerne per esse i rispettivi diritti di rappresentazione, e, a quanto si è potuto sapere, sembra che la decisione in tal senso sia stata già presa e che l’O.P. abbia già anche ottenuto la relativa autorizzazione dall’Autorità tutoria.
Ora, è vero come la Casa di riposo ritiene, che la condizione prevista nella clausola surriferita siasi verificata?
Il Gerente non lo crede, ed è d’avviso che la ns Casa debba energicamente resistere e fare ogni opposizione legale alla pretesa dell’O.P. qualora questa avesse a tradursi in atto la deliberazione di cui sopra.
Ad ogni modo si riserva di studiare e approfondire coi legali la importante questione, anche per avvisare ai provvedimenti di difesa più opportuni ed efficaci a prendersi,
La Commissione appoggia col suo voto il proposito di resistenza del Gerente.
Dopo di che, null’altro essendovi a trattare, la seduta viene sciolta alle ore 15 ½.
Giuseppe Sullam
Luigi Origoni
Alessandro Rossi
Tito Ricordi