Data: 1/5/1893



Luogo: Milano

ID: CLET002716




DOC02173.018

CLET002716

 

Seduta del 1 Maggio 1893

 

Ordine del giorno = Contratto per una nuova opera del Maestro G. Puccini - Proposte relative al contratto Lucca ed opere Wagner - Comunicazioni diverse.

 

Presenti = Giulio Ricordi gerente (voti 2) - Comm. Luigi Erba (voti 4) - Ing. Luigi Brentano (voti4) - Ing. Gustavo Strazza (voti 2) - Sig.r Giuseppe Pisa (voti 2) - Sig.r Erminio Bozzotti (voti 1). Totale voti 15.

 

La seduta è aperta alle ore 4¼ pom.

 

Gerente legge verbale seduta 16 Marzo 1893.

 

Brentano = desidera che nell’ordine del giorno Gnecchi si aggiungano le parole: nella sorveglianza: si approva ed il verbale suddetto è approvato: così quello della seduta 23 Marzo 1893.

 

Ricordi = Comunica tutte le pratiche fatte col Maestro Puccini per stringere un nuovo contratto prima dell’andata in scena della Manon Lescaut, temendo che dopo il successo di quest’opera, si sarebbero avute maggiori pretese. Il M° Puccini, da parte sua, si schermì sempre, e solo in questi giorni si è steso il progetto di contratto di cui dà lettura. Il M.o Puccini insiste sulla prima sua domanda di Lire 30,000.

 

Bozzotti = osserva che sgraziatamente l’argomento scelto dal Puccini, venne pure scelto dal M.o Leoncavallo: senza entrare in discussione di meriti, è sempre un danno.

 

Gli altri Soci si dichiarano dell’identica opinione.

 

Ricordi = La divide anch’esso completamente e non mancò di dirlo al Puccini: ma questi è fermo nel musicare il soggetto già prescelto, e che ignorava fosse progettato anche da Leoncavallo. Con questa ragione vorrebbe tentare di indurre Puccini ad accettare le 25,000 lire propostegli.

 

Pisa = Io proporrei al M.o Puccini anche le £ 30,000, purché cambiasse argomento del libretto oppure terminasse l’opera nel 1894, cioè un anno prima del prefisso.

 

Erba = Non è molto persuaso che Leoncavallo scriva la Bohème: perciò accorderei le £ 30,000 a Puccini, nel caso si verificasse questa combinazione che l’altro non scriva l’opera.

 

Strazza = propone dare queste 5,000 in più dopo un certo numero di noli.

 

Ricordi = questa sarebbe pure la sua idea, come anche quella di consegnare prima del termine fissato l’opera.

 

Strazza = dice di fare le due proposte assieme: consegnare prima l’opera e pagare le 5000 dopo i primi 5 teatri.

 

Pisa = vorrebbe avere l’opera pronta pel Carnevale 94-95.

 

Erba = É inutile allora averla nel maggio 1894: basterebbe fosse pronta pel settembre successivo.

 

Brentano = Se si mette la consegna in settembre, Puccini assume anche la responsabilità per la consegna del libretto.

 

Erba = Nel caso non si combini sulla cifra di 25,000, si propongano a Puccini le lire 30.000: di queste 25/m. come dalla minuta contratto, le altre 5000 se consegnerà l’opera nel 7bre 1894 e dopo 4 noli.

 

È approvata questa proposta.

 

Ricordi = rende conto di una intervista col M.o Franchetti. questi ha approvato, per l’opera che deve scrivere per conto della ditta un argomento di Illica = ora invece è infervorato per un altro libretto: perciò chiede se, qualora il Franchetti proponga questo, che è idillico, in cambio dell’altro, si debba accettare il cambio.

 

Si dà facoltà al Gerente di accettare il cambio se proposto dal M.o Franchetti. Quindi, mancando l’Avv. Campanari si rimanda ad altro giorno il rimanente dell’ordine del giorno e la seduta è sciolta alle 5½ pom.

 

Giuseppe Pisa

Luigi Erba

Erminio Bozzotti

Giulio Ricordi

Luigi Brentano