Data: 27/5/1893



Luogo: Milano

ID: CLET002717




DOC02173.019

CLET002717

 

Seduta del 27 Maggio 1893

Ordine del giorno = Contratto per una nuova opera di Puccini = Contratto Wagner-Lucca = Rapporto riordinamento Copisteria = Esposizione 1894 = Comunicazioni diverse.

 

Presenti: Giulio Ricordi gerente (voti 2) - Comm. Luigi Erba (voti 4) - Giuseppe Pisa (voti 2) - Cav. Francesco Gnecchi (voti 1) = Erminio Bozzotti (voti 1) - Ing.e Gustavo Strazza (voti 2) - Totale voti 12.

 

La seduta è aperta alle ore 3¾ pom⎼ Gerente dà lettura del verbale antecedente che è approvato.

 

Ricordi = in esecuzione alle deliberazioni prese, fece le nuove proposte al M.o Puccini per la sua nuova opera, ma non è riuscito a fargli accettare modificazioni di sorta alla domanda delle Lire trentamila.

 

Pisa = crede dare mandato di fiducia al Gerente per concludere il contratto.

 

I soci approvano

 

Ricordi = ringrazia e farà ancora qualche tentativo.

In merito al contratto di cessione della Ditta Francesco Lucca alla società G. Ricordi & C. è invitato a prendere parte alla Seduta l’Avv. Umberto Campanari, il quale parla in merito al contratto di cessione della Ditta F. Lucca in quanto riflette le opere di Wagner. Si hanno soli tre giorni di tempo pel termine legale, e spiacegli che circostanze impreviste non permettano di parlarne prima alla Sig.ra Giovannina Lucca.

Legge gli articoli del Codice Civile applicabili al caso: opina che la Ditta G. Ricordi e C: si trova con valore assai inferiore a quello pagato. Si tratta quindi vedere se convenga agire verso la Ditta cessionaria, in quanto che dall’esame delle corrispondenze e carte parrebbe non dovesse ignorare lo stato del contratto Wagner; non crede però opportuno chiedere rescissione intiera, ma crede che l’attuale Ditta abbia fondamento per domandare alla Ditta Lucca la differenza del maggior prezzo pagato per le opere di Wagner, avuto riguardo che la ditta Ricordi e C. acquistò la Ditta Lucca appunto perché le opere di Wagner erano il valore più appetibile. Ora invece, ad onta dei sacrifici fatti, per evitare in circostanze particolari, processi con ditte estere, il diritto di usare delle opere di Wagner è affatto precario. A norma dell’Atto di cessione Lucca a Ricordi & C = si devono nominare gli arbitri: legge l’articolo relativo dell’Atto stesso, e comunica i quesiti da sottoporsi agli arbitri.

 

Strazza = chiede se il contratto di cessione Wagner a Lucca sia regolare.

 

Campanari = perfettamente regolare.

 

Strazza = Se è regolare, non spetta alcuna responsabilità alla ditta Lucca: se uno ha venduto ad un altro ciò che non poteva, quest’altro non è responsabile in faccia ai terzi: l’azione si deve quindi svolgere contro gli eredi Wagner.

 

Gnecchi = ammettendo anche la massima regolarità del contratto Wagner, non possiamo che rivolgerci a chi l’ha a noi ceduto.

 

Pisa = crede non si possa fare altrimenti, tanto più che la ditta Lucca non doveva ignorare le quistioni mosse intorno alla cessione Wagner dagli editori tedeschi.

 

Campanari = ritornando alla quistione di diritto, dice che si ha il venditore nella ditta F. Lucca, ed il compratore nella ditta G. Ricordi & C = già diede lettura degli articoli del codice riflettenti la quistione e che gli sembrano applicabili al caso.

 

Dopo ampia discussione cui prendono parte i Signori Strazza, Gnecchi, Pisa, Campanari, si delibera a maggioranza di iniziare l’azione.

 

Campanari = avverte doversi pensare alla nomina dell’arbitro da parte Ricordi & C = essendo l’ora tarda, si delibera una nuova seduta pel successivo giorno 28 alle ore 9 ant.e = per questo oggetto, continuando la seduta d’oggi per l’esaurimento dell’ordine del giorno. L’Avv. Campanari lascia la seduta.

 

Ricordi = comunica quanto si è fatto d’accordo col Consigliere delegato Ing. Brentano ed il Rag. Calabi, pel riordinamento della sezione Copisteria: dà lettura del rapporto, comunica le deliberazioni prese, i moduli ecc. ecc: concludendo che dal complesso delle misure adottate si ha affidamento di realizzare una economia di £ 12,000 all’anno.

 

I Soci approvano ad unanimità.

 

Ricordi = avverte che si proseguono gli studi per il Magazzino e quindi si passerà alle officine: per queste però alcune misure generali furono già prese: ma per lo studio di dettaglio occorrerà certo un po’ di tempo, tanto più che questo si collega con quanto si troverà opportuno di fare pel Magazzino.

 

Essendo presente il Direttore delle officine Ing.e Ricordi, questi a richiesta del Socio Pisa, dà relativi schiarimenti.

 

Ricordi = comunica che la ditta venne invitata a prendere parte alla soscrizione per l’Esposizione 1894 in Milano.

 

Gnecchi = se la ditta espone, è inutile che sottoscriva.

 

Bozzotti = crede impossibile che la ditta non prenda parte ad una esposizione musicale.

 

Erba = le esposizioni non hanno mai dato alcun vantaggio: non sa se per quella progettata si radunerà il capitale necessario: certamente sarà impossibile che la ditta non figuri fra gli espositori.

 

Strazza = è recisamente contrario alle esposizioni, tanto più quando succedono a così brevi intervalli.

 

Pisa = è di questa opinione: chiede al Gerente che cosa si è speso alla Esposizione di Vienna ed a quella di Milano nel 1881.

 

Gerente = non ha ora in memoria le cifre: per Vienna si spesero parecchie migliaja di lire: per Milano, se bene si rammenta, £ 31,000. Fare una esposizione del solito scaffale, colle solite edizioni, lo crede perfettamente inutile, perché nessuno vi si interessa: non vorrebbe esporre autografi, perché pericoloso. Sarebbe utile organizzare esenzioni di musica proprietà della ditta: ma ciò importerebbe una spesa, e non crede fermarvisi sopra.

 

Pisa = propone esporre solo lo scaffale e non sottoscrivere.

 

Gnecchi = crede che limitarsi a ciò, e poi non sottoscrivere sia troppo poco.

 

Pisa = insiste nel non sottoscrivere, si esponga e si veda se si può fare qualche cosa con spesa minima.

 

Tale proposta è approvata, astenendosi dal voto il Socio Bozzotti ⎼ facendo esso parte del Comitato dell’Esposizione.

 

Pisa = chiede spiegazioni intorno alla venuta in Milano dell’Avv.o Panattoni.

 

Gerente = spiega che ciò è conseguenza di quanto si è deliberato nelle sedute cui intervenne l’Avv. Ercole di Napoli in rappresentanza degli Eredi Cottrau ⎼ rammenta che anche per consenso dell’Avv. Campanari si venne d’accordo sull’impossibilità di lasciare da parte l’Avv. Panattoni.

 

Pisa = lamenta il ritardo avvenuto per parte dell’Avv. Panattoni, e non vorrebbe che ora si tornasse da capo colle lungaggini: si si stabilisca il preventivo di spesa e si faccia in modo che la causa sia istruita e discussa prima delle ferie.

 

Si approva.

 

Ricordi = dà comunicazione di un progetto per parte della Ditta Ricordi e Finzi, relativamente ad un negozio in Galleria V.o Em.

 

Dopo discussione, la proposta del progetto Ricordi e Finzi non è approvata.

La seduta è levata alle ore 6 pom.

 

Giuseppe Pisa

Francesco Gnecchi

Erminio Bozzotti

Gustavo Strazza

Giulio Ricordi