Data: 28/10/1893



Luogo: Milano

ID: CLET002719




DOC02173.021

CLET002720

 

Seduta del 28 Ottobre 1893

Ordine del giorno = Provvedimenti relativi alla Filiale di Parigi

 

Presenti: Giulio Ricordi, gerente (voti 2) - Cav. Luigi Brentano (voti 4) - Erminio Bozzotti (voti 1) - Giuseppe Pisa (voti 2) - Francesco Gnecchi (voti 1) - Ing. Gustavo Strazza (voti 2)⎼ Totale 12.

 

La seduta è aperta alle ore 1,30 pom.

 

Si dà lettura dei due verbali 27 e 28 Maggio 1893 i quali vengono approvati.

 

Gerente Ricordi = espone dettagliatamente la situazione attuale della Casa di Parigi: Il Gerente, oltre essere accidioso, dà campo a formulare dubbi sulla di lui onestà o quanto meno sulla correttezza della condotta amministrativa: se prove palmari ancora non si hanno, basta il dubbio cui aggiungesi il nessun zelo, per persuadere della necessità di disfarsene. Preoccupato di questo stato di cose, scrisse a persona meritevole di fiducia, che è il Signor Victor Souchon, agente generale della Società degli Autori: questi gentilmente annuì d’occuparsi di trovare persona degna di rappresentare la Casa, e dopo qualche tempo propose il Signor Rabourdin, figlio di primo letto della moglie del Signor Léon Grus, editore rinomato e persona stimatissima. Colla proposta si accompagnava una lettera dello stesso Sig. Rabourdin colla quale si esponevano due progetti. Dà lettura della corrispondenza Souchon e della lettera Rabourdin: i progetti di massima sono i seguenti =

 

1° = Ampliamento della filiale: aumento necessario di spese per affitto, addobbo, personale ecc. ecc.

 

2° = Limitare la vendita all’ingrosso: affidare la vendita al dettaglio alla Casa Grus.

 

Il Gerente espone i pro ed i contra dei due progetti: avverte che i Signori Grus e Rabourdin fecero una gita di poche ore a Milano al principio del mese: si discusse sulle generali; ma stante la ristrettezza del tempo non fu possibile discutere i particolari. Fece stendere una specie di prospetto amministrativo pei due progetti, che presenta ai Signori Soci. All’ultimo momento però riceve lettera dal Sig.r Grus nella quale avverte avrebbe un terzo progetto da sottoporre.

 

Pisa = crede necessario che il Gerente si rechi al più presto a Parigi: in tal caso si può aspettare a discutere fin dopo conosciuto il terzo progetto.

 

Ricordi = è disposto andare subito a Parigi, ma in ogni modo vede utile parlare anche ora dei due primi progetti, perché ne escirà sempre una linea di condotta a tenersi.

 

Il Sig.r Calabi è invitato ad intervenire alla seduta, per dare spiegazioni intorno ai due prospetti di cui sopra.

 

Pisa,Gnecchi temono che, col secondo progetto il quale pure offre minori rischi, il nome della ditta sparisca affatto da Parigi: ciò assolutamente non si vorrebbe.

 

Pisa: soggiunge che detto timore gli fu espresso dal Socio Erba, ora assente, con mandato di rifiutare anche in suo nome una combinazione che potesse giungere a simile risultato.

 

Ricordi ─ non crede siavi questo pericolo, ma che in ogni modo è bene aver udito in proposito l’opinione dei Signori Soci = il punto importante del secondo progetto crede essere tutto nella misura dello sconto. Se questo, in quanto riflette i prezzi lordi, si fa sul prezzo di marca italiano, certo l’utile risultante per la città è incerto: ma i Sig.ri Grus e Rabourdin consigliano assolutamente di addottare la marca francese: ed allora se lo sconto è praticato su detta marca, i risultati sono ben diversi.

Sarà punto a chiarirsi.

 

Calabi ─ osserva che nel prospetto di preventivo, l’utile risultante al Magazzino di Milano è calcolato come se la Casa di Parigi fosse un ordinario corrispondente.

 

Strazza = trova forte la spesa d’Amministrazione in £ 25000

 

Pisa = desidera vederne il dettaglio ed il Sig. Calabi presenta il resoconto speciale di Parigi.

 

Strazza = osserva che il personale è troppo numeroso.

 

Ricordi = Tenendo calcolo del prospetto basato sul progetto secondo, si potrebbe forse domandare che il minimo utile ora risultante pel Magazzino fosse garantito.

 

Pisa: approva: sarebbe infatti bene che l’utile come da ultimo bilancio 1892-93 in £ 3,600 venisse almeno garantito: osserva altresì che al Gerente la filiale può pervenire un utile sui noli.

 

Brentano ─ rammenta che una combinazione pressoché simile venne fatta altra volta con Durdilly, e riuscì a solo favore di quest’ultimo. Forse vi può essere, in qualche caso, conflitto d’interessi coll’editore Grus.

 

Ricordi = osserva che sgraziatamente Durdilly era un faccendiere imbroglione, mentre Grus gode fama perfetta.

 

Pisa ─ conferma che anche da altra parte ebbe eccellenti referenze sul conto del Sig.r Grus.

 

Strazza ─ trova possibile un conflitto di interessi, specialmente per la rappresentazione delle opere.

 

Bozzotti = crederebbe utile interessare Grus nei noli.

 

Ricordi ─ Il nuovo progetto non altera lo stato delle cose: anche attualmente l’editore Grus può fare tutta la concorrenza che vuole, sia nell’acquisto pezzi, sia nella rappresentazione⎼ Se si combina, a peggio andare la concorrenza rimarrebbe quale è = mentre si può sperare invece che Grus, indirettamente interessato, favorirebbe la casa.

 

Brentano = trova le condizioni troppo buone, perché piglia il Rabourdin le 6,000 lire di paga e intasca il guadagno sulla vendita.

 

Ricordi ─ se così fosse, certo sarebbe troppo oneroso: non trova eccessiva la paga chiesta, tenuto conto della persona e della distinta sua posizione: l’attuale gerente viene a toccare tale somma, fra paga ed interessenza sulla vendita. La vera quistione sta sempre tra lo sconto e la marca.

 

Strazza ─ Propone dare maggiore sconto: alcuni editori francesi accordano persino il 90% = ma non si dovrebbero pagare le spese, accordando una percentuale sui noli.

 

Pisa = insiste perché sieno garantite le £ 3,000.

 

Ricordi = non crede possibile accordare più dell’85% già proposto, né tanto meno non pagare le spese: allora non si avrebbe più una filiale a Parigi, ma un corrispondente qualsiasi, che non si occuperebbe dei nostri affari. Dice che tenterà ottenere una garanzia di utile minimo, meglio di £ 5,000. Avverte parte domani per Parigi, ove trovasi il Socio Erba, col quale avrà così il vantaggio di discutere sul posto: farà breve assenza, sperando ritornare con progetto concreto che subito porterà in discussione.

 

I Soci approvano la seduta è levata alle ore 3½ pom.

 

Per semplice informazione il Gerente avverte che pel 31 corrente verrà mandato il bilancio 1892-93 e che la relativa seduta è indetta pel 15 venturo Novembre.

 

 

Giuseppe Pisa

Gustavo Strazza

Francesco Gnecchi

Luigi Brentano

Giulio Ricordi

Erminio Bozzotti