Data: 10/1/1894



Luogo: Milano

ID: CLET002721




DOC02173.023

CLET002721

 

Seduta del 10 Gennaio 1894

Ordine del giorno = Informazioni per parte dell’Avvocato della Ditta U. Campanari intorno alle cause innanzi a Tribunali ed Arbitri - Altre eventuali informazioni

 

Presenti: Giulio Ricordi, gerente (voti 2) - Ing. Cav. L. Brentano (voti 4) - Ing. G. Strazza (voti 2) - Cav. F. Gnecchi (voti 1) - G. Pisa (voti 2) - E. Bozzotti (voti 1). Totale voti 12.

 

La seduta è aperta alle ore 15,45

 

Si dà lettura del precedente verbale che viene approvato e firmato.

 

Gerente: avverte non può far firmare il verbale precedente perché a richiesta dei Sig.ri Arbitri il libro verbali venne consegnato ai medesimi: potrà però averlo per stendere verbale mancante, e se ne darà lettura in altra seduta.

Dà quindi la parola all’Avv. Sig.r Campanari.

 

Campanari ─ Informa minutamente intorno alla Causa Ricordi-Sonzogno innanzi Corte d’appello di Torino, sede di rinvio, ed è lieto annunciare che la sentenza fu, in complesso, una nuova vittoria per la ditta. Spiega come per effetto delle numerose quistioni, alcune poche opere contestate, non abbiano ancora una posizione decisa quanto al diritto di proprietà: in ogni modo è già un grandissimo vantaggio ottenuto quello pel quale la Corte ha dichiarato che le opere Favorita ed Elisir d’amore non sono di dominio pubblico. Pare altresì che il Signor Sonzogno non intenda ricorrere in Cassazione contro la predetta sentenza, in quanto che finalmente si decise a pagare quella parte di spese riconosciuta nelle sentenze, ammontante a circa £13,500, versate già alla Cassa della ditta.

 

Ricordi ─ avverte che tale somma non compete per intero alla nostra ditta, ma va divisa proporzionalmente fra il Municipio di Pesaro e la ditta Cottrau che furono con noi in giudizio. Crede interpretare il sentimento di tutti ringraziando l’Avv. Campanari che si è moltissimo occupato per definire tale liquidazione. Sarebbe desiderabile che un amichevole componimento intervenisse pure riguardo ad indennizzi noli ed ai danni e spese.

 

Pisa = crede poter assicurare che tale sia il desiderio comune.

 

Campanari ─ Dovrebbe ora parlare intorno alle cause innanzi agli arbitri: ma le informazioni che dovrebbe dare sono di carattere così intimo che per le condizioni speciali della presente assemblea, crede osservare molto riserbo. Dirà solo che, riguardo alla Causa Lucca, opina essere le ragioni ben fondate: ed è appunto per tale sua convinzione che ha creduto opportuno iniziare la causa. Il riserbo cui accenno più sopra è a lui suggerito da un fatto anormale: infatti fra i documenti presentati dalla parte avversaria, trovo con molta sorpresa i bilanci dal 1888 al 1892 della ditta G. Ricordi e C. La Sig.a Lucca non essendo fra i Soci della ditta, tali bilanci non potevano essere forniti che da persona appartenente alla ditta e quindi allo scopo di servirsene come documenti avversari. Del resto non sa quale nesso i bilanci abbiano ad avere colla causa tuttora pendente. Non avrebbe altre comunicazioni a fare.

 

Brentano ─ Espone ai Signori Soci una domanda del Sig.r Peppo Ricordi, proprietario di una parte della caratura del fu Tito Ricordi, per aprire al suddetto un c/c/e destinato al pagamento della pensione materna: espone i motivi di tale richiesta, osservando che la Ditta è garantita e dalla parte di caratura e del [dal] capitale in c/.c/. non disponibile: sulle somme anticipate pagherà il 5%.

 

I Soci autorizzano il Gerente ad aprire detto conto, nei limiti e modi indicati.

 

Ricordi: non intende dare esatte informazioni intorno all’andamento generale degli affari; l’ufficio di ragioneria essendo occupato alla estrazione e chiusura dei conti fine d’anno, non ha creduto opportuno distrarlo da questa urgente operazione. Può in massima dire che la partita noli procede in modo soddisfacente, quantunque le condizioni generali dei teatri sieno tutt’altro che floride. Invece, la vendita della musica subisce altamente l’influenza deleteria dello stato generale di mal’essere finanziario e politico che travaglia il nostro paese. La diminuzione costante del movimento musica nel magazzino, ha il diretto contracolpo sulle nostre officine, alle quali non si può fornire il lavoro sufficiente per tener viva la loro attività. D’accordo colla Direzione si sono presi alcuni provvedimenti: ma opina necessario condurre a termine gli studi iniziati dalla speciale Commissione e dal Socio delegato.

 

Dopo alcune osservazioni dei Soci, si approva questa proposta.

 

Ricordi ─ Esponendo le condizioni generali del mercato italiano, ed estero pure, richiama l’attenzione dei Soci su di un fatto che assai lo preoccupa, cioè i grossi impegni di cassa nell’Esercizio corrente, poiché dato il caso di conflagrazioni politiche, di timori guerreschi è certo che il commercio musicale ne sentirà di giorno in giorno più vive le conseguenze. Nel corrente esercizio abbiamo a saldare coll’ultima rata l’acquisto dell’opera Falstaff, e vi è sempre la rata di lire 50000 pel saldo acquisto stabilimento Tito di Gio Ricordi. Si augura che la cassa si trovi in grado di far fronte a tali impegni, ma tenuto conto di tutte le considerazioni svolte, richiede, come per gli altri esercizi, ai Signori Soci, se debba intendersi mantenuto fermo il provvedimento già deliberato relativamente al pagamento della rata di 50000 lire come sopra, ripetendo che a questa cifra va aggiunta quella di lire 40000 pel Falstaff, oltre gli interessi e tassa di ricchezza mobile.

 

Strazza = prima bisogna pagare il 5% ai Soci e dopo la rata di £ 50000.

 

Brentano ─ Bisogna prima pagare i debiti, poi il 5% se risulterà dall’esercizio.

 

Strazza ─ crede che oggi non si possa parlarne essendo la quistione sotto giudizio.

 

Gnecchi ─ invita il Socio Strazza a dire quale altro provvedimento vorrebbe proporre.

 

Campanari = opina che senza pregiudizio della causa pendente il Gerente possa benissimo domandare ai Soci quali provvedimenti intendano prendere per saldare il debito per acquisto azienda Tito di Gio. Ricordi, riferendosi appunto a quanto stabilisce l’istromento Sociale.

Dopo alcune osservazioni del Sig.r Strazza, alle quali risponde l’Avv. Campanari il Gerente osserva che crede utile fare il pagamento di detta rata appena possibile per risparmio tassa di ricchezza mobile e perché decorre interesse del 5%, che non trova certo presso le banche. Fa quindi formale interpello ai Soci se debbasi mantenere fermo il provvedimento seguito negli esercizi precedenti e cioè se prima di procedere a riparto di qualsiasi utile debba provvedere al pagamento della rata annuale di £50000 a saldo residuo prezzo di acquisto Stab.to Tito di Gio. Ricordi, anticipandolo quando vi sia disponibilità di Cassa e ciò per evitare pagamenti di ricchezza mobile e di interessi.

 

I Soci votano tale provvedimento che resta approvato a maggioranza, escluso il voto contrario del Sig. Ing.e Strazza.

 

Bozzotti ─ Chiede che cosa intenda fare la Ditta per la prossima Esposizione che avrà luogo in Milano.

 

Ricordi ─ rammenta quanto erasi già deliberato in proposito, circa alla limitazione di spese. In seguito a ciò aveva pensato di fare una esposizione di figurini e modelli di scene, assai più attraente che non quella di edizione, come ebbe del resto a constatare a Vienna: di più la solita libreria sarebbe stata richiesta dagli operai delle officine, i quali pare intendano concorrere alla Mostra Operaia. Ma per alcune circostanze sopravvenute non ha creduto dar seguito ai progetti.

 

Bozzotti ─ crede assolutamente che il decoro della Ditta imponga di prendere parte ad una Esposizione che ha luogo proprio nella Sede della Ditta stessa.

 

Gnecchi ─ si associa.

 

Pisa ─ pure, raccomandando non si facciano spese eccessive.

 

Ricordi = crede che mettendo in opera il progetto ideato, la spesa rimarrà in limiti soddisfacenti.

 

La seduta è levata alle ore 17,30.

 

Giuseppe Pisa

Francesco Gnecchi

Luigi Brentano

Gustavo Strazza