Data: 10/12/1894



Luogo: Milano

ID: CLET002725




DOC02173.027

CLET002725

 

Seduta del 10 Dicembre 1894

Ordine del giorno: Proposte presentate dal Sig.r Ing. Gustavo Strazza relative alla di lui caratura.

 

Presenti = Giulio Ricordi (voti 2) - Ing. Cav. Luigi Brentano (voti 4) - Comm. Luigi Erba (voti 4) - Cav. Francesco Gnecchi (voti 1) - Giuseppe Pisa (voti 2). Totale = voti 13.

 

La seduta è aperta alle ore 15.45.

 

Si dà lettura del precedente verbale che è approvato.

Il Gerente comunica telegramma del Sig.r Erminio Bozzotti, il quale non potendo intervenire dichiara approvare quanto farà il Socio Sig.r Gnecchi. Quindi avverte che per l’ordine del giorno da trattarsi naturalmente non invitò alla seduta il Sig.r Strazza.

 

Pisa = In seguito ad un’intervista coll’Ing.e Strazza nella quale ebbe ad espormi alcune di lui idee, lo pregai di estrinsecarle per iscritto: in seguito a ciò ricevetti la presente lettera, che consegno al Gerente, perché ne faccia lettura.

 

Il Gerente quindi legge quanto segue:

 

“Carissimo Pisa,

Come verbalmente intesi ti mando gli estremi delle due combinazioni da proporre ai nostri consoci per uscire dalla Società e sono:

 

Ia. Rinuncia da mia parte del credito verso la Società di £46000 circa, ed in tal caso mi verrà restituito il capitale di £400,000 entro un anno cogli interessi del 4½ % all’anno decorribili dal 30 Giugno 1894.

 

IIa. Corrispondermi un interesse del 4¼% all’anno (sempre decorribile dal 30 Giugno 1894 [)] sull’intero capitale di £ 446,000 che io lascerei nella Società fino alla sua liquidazione, apponendo detta somma in bilancio come mio credito privilegiato.

Ti prego fammi conoscere presto qualche decisione in proposito onde possa anch’io regolarmi”

⎼ Omissis ⎼

firmato Ing. Gustavo Strazza[“]

 

Pisa ─ Credo che l’una e l’altra proposta sieno da prendersi in seria considerazione. Siccome mi parve che l’Ing.e Brentano avesse accennato a possibilità d’avere il capitale, così lo prego dirmi se si può farne calcolo.

 

Brentano ─ Non fu un discorso positivo: ma dopo non me ne sono più occupato: spererei forse calcolare su di una metà circa.

 

Gnecchi ─ In tal caso si potrebbe fare al Sig.r Strazza una proposta mista: cioè tenere £ 200,000 come debito, e 200,000 come nuova caratura.

 

Prende parte alla seduta l’Avv.o Campanari, al quale si espone lo stato delle cose.

 

Campanari ─ Uscendo l’Ing.e Strazza dalla Società, bisogna trovare persona che lo sostituisca. Colla proposta IIa bisogna invece ridurre il capitale sociale: è questo un fatto che può malamente impressionare, non sapendone la causa: poi occorre stipulare un atto nuovo, quindi registro, tasse nuove, ecc. ecc.

 

Gnecchi ─ Proporrei che ciascun Socio assumesse la parte proporzionale che occorre per formare le altre 200,000 lire.

 

Erba ─ per mio conto non accetto tale proposta, avendo già investito un capitale vistoso.

 

Pisa ─ In tutti i casi sarà anche a vedersi chi paga le spese del trapasso.

 

Gnecchi ─ Crede utile in ogni modo studiare l’una o l’altra proposta, ma accettarle in massima.

 

Ricordi ─ Sarebbe bene che il Socio Pisa rispondesse al Sig. Strazza che in massima le due proposte sono accettate, che la prima è preferita, e che si vedrà di concretare.

 

Pisa ─ Bisogna rispondere subito perché Strazza vuole una definitiva risposta prima del 15 corr/.

 

Erba ─ Tutto questo va bene, ma non si può concretare un’affare di simile importanza in 4, o 5 giorni: perciò bisognerebbe domandare un po’ di tempo.

 

Pisa ─ Di quest’affare me ne sono occupato abbastanza: troverei opportuno che Erba stesso abbia a scrivere allo Strazza.

 

Erba ─ Lo farò volentieri ⎼ ma trattandosi di cosa delicata, prego il Gerente a proporre una minuta di lettera, e leggerla ai presenti.

 

Il Gerente propone la seguente risposta.

“Ci siamo radunati espressamente per studiare le proposte che hai trasmesse con tuo biglietto al Socio Giuseppe Pisa. In massima sarebbe preferibile la prima tua proposta e ci occuperemo per trovare il miglior modo di trarla in atto. Ma sei troppo pratico di affari per non comprendere che cosa di una certa importanza non si può trarre a compimento da un giorno all’altro. Il Socio Pisa ne ha informati che tu desideri la soluzione pel 15 corrente ⎼ ti prego soprasedere di qualche giorno onde darci agio di fare le pratiche necessarie.”

I Soci approvano ⎼ ed il Comm. Erba s’incarica di far pervenire tale risposta.

 

La seduta è levata alle ore 16,45.

Giuseppe Pisa

Luigi Brentano

Erminio Bozzotti

Francesco Gnecchi

Luigi Erba

Giulio Ricordi