Data: 15/1/1895



Luogo: Milano

ID: CLET002726




DOC02173.028

CLET002726

 

Seduta del 15 Gennaio 1895

Ordine del giorno: Discussione intorno al progetto dell’Ing. Gustavo Strazza ed intorno al trapasso dello Stabile Officine.

 

Presenti: Giulio Ricordi (voti 2) - Comm. Luigi Erba (voti 4) - Ing. Cav. Luigi Brentano (voti 4) - Erminio Bozzotti (voti 1) - Cav. Francesco Gnecchi (voti 1) - Giuseppe Pisa (voti 2) - Totale voti 14.

 

Manca il Signor Ing. Gustavo Strazza, perché non fu invitato dovendosi discutere intorno a suoi affari personali.

 

La seduta è aperta alle ore 15.30.

 

Interviene l’Avv. Sig.r Umberto Campanari.

Viene approvato e firmato il verbale della seduta 10 Dicembre 1894; non vi figura la firma del Sig. Ing. Strazza perché trattandosi di cose a lui personali non fu invitato.

 

Ricordi: pregherei i Signori Gnecchi e Brentano di informare in merito alle pratiche fatte.

 

Gnecchi ─ Posso calcolare sopra Lire 100,000.

 

Brentano ─ Avverte anch’esso può calcolare sopra ugual somma.

 

Gnecchi ─ Proporrei accettare senz’altro la proposta prima dell’Ing. Strazza e le rimanenti £ 200,000 dividerle tra i Soci, come già disse.

 

Erba ─ Ammetto di accettare detta prima proposta: ma per parte mia, per le ragioni già dette, non accetto di concorrere alle rimanenti £ 200,000.

 

Pisa ─ fa uguale dichiarazione.

 

Brentano ─ Avverto che le £ 100,000 sarebbero disponibili solo pel 1° Gennaio 1896 ⎼ quindi non si possono restituire al Sig.r Strazza le £ 400,000 pel Luglio 1895.

 

Gnecchi ─ Possiamo proporre all’Ing. Strazza di restituirle entro il 1895, con decorrenza dell’interesse 4½% dal 1° luglio 1894.

 

Pisa ─ Riservando però di poterne restituire anche prima.

 

Erba ─ Posso scrivere a Strazza in questo senso.

 

Ricordi ─ Desidererei udire il parere del Sig.r Avv. Campanari

 

Erba ─ In ogni caso se alla fine del 1895 non si avessero le 200/m lire a saldo, si può fare un prestito.

 

Brentano ─ Non sarei del parere di contrarre un nuovo debito.

 

Erba ─ Però saremo tutti del parere di accettare le 200/m offerte da Gnecchi e Brentano, e studiare poi il miglior modo di provvedere alle rimanenti.

 

Campanari ─ Dal 1° luglio 1894, la Società, ritirandosi il Sig.r Strazza, resta modificata: bisogna vedere in qual senso si modifica l’atto Sociale.

 

Pisa ─ Prima bisogna trovare i danari occorrenti e poi si penserà alla forma.

 

Brentano ─ Il trapasso di caratura paga £ 2,40: ma i subentranti hanno altresì il vantaggio delle 46,000 circa, maggior valuta della caratura stessa. Proporrei rispondere a Strazza che 200/m lire vi sono e che si stanno cercando le altre 200/m = incaricando Erba di dare questa risposta.

 

Campanari = Io devo esporre un dubbio e cioè se il fisco possa far pagare la tassa sull’intero capitale di 3,200,000 lire, come si trattasse di una Società nuova.

 

Pisa ─ Ciò mi pare impossibile.

 

Campanari ─ Dovrebbe essere impossibile, ma pur troppo di queste sorprese se ne ebbero parecchie. Per non correre questo pericolo bisogna la società così, come è costituita e trovare un Socio solo che subentri loco et foco [n.d.c.: la locuzione latina stare cum loco et foco significa fissare stabilmente il proprio domicilio e la famiglia, il focolare, in un determinato luogo; in questo caso dunque significa subentrare stabilmente] allo Strazza. Se invece sono due o più persone, la cosa cambia aspetto. Si potrebbe anche lasciare la Società così com’è, cogli attuali Soci, suddividendo le £400/m. fra i Soci stessi.

 

Ricordi ─ Scopo principale è di non cadere nelle unghie dell’Ufficio registro. Sottopongo all’Avv. Campanari la seguente idea. Non potrebbe il Sig.r Strazza con Atto privato vendere la propria caratura, in modo che più nulla possa pretendere dalla Società? P.e: a, b, c, d, comperano la caratura Strazza, la quale però continua a figurare intiera nei bilanci: ma a, b, c, d, quali persone benevise [n.d.c.: dal latino bene (bene) e visus (visto) significa benvisto, accetto, gradito], sono ammessi alle sedute, suddividendo fra loro i 2 voti spettanti all’Ing. Strazza. Che ne pensano i Signori Consoci?

 

Si approva tale proposta.

 

Campanari: Anch’esso la crede attuabile perché nell’atto Sociale è appunto previsto il caso di cessione della Caratura.

 

Ricordi ─ Quand’è così l’Ing. Brentano potrebbe avvertire l’Ing. Strazza che £ 200/m vi sono per la fine del 1895 ⎼ e che per le rimanenti si sta provvedendo.

 

Brentano ─ Proporrei se ne incaricasse il Socio Erba, che già ebbe simili incarichi.

 

Erba ─ Scriverò a Strazza che a norma della sua 1ma proposta si troveranno persone alle quali potrà cedere la di lui caratura di £ 400/m ⎼ entro il 1895, colla decorrenza intanto a favore Strazza del 4½% dal 1° luglio 1894.

 

Ricordi ─ Avendo alcuni Soci rammentato il trapasso stabile Officine quale saldo della mia caratura, domanderei all’Avv. Campanari se non vi sia modo di assicurare i Soci, senza ricorrere al trapasso, e così risparmiare 11, o 12 mila lire di spese di registro, che mi sembrano proprio buttare via. Veda l’avvocato se vi sono pericoli in caso di vita e di morte.

 

Campanari ─ In caso di vita, vi potrebbe essere il pericolo d’una ipoteca: in caso di morte vi è una scrittura che dichiara essere detto stabile proprietà della società.

 

Brentano ─ Quest’atto non lo trovai presso il notajo Strambio.

 

Campanari ─ Ci deve essere, perché io ne ho copia.

 

Ricordi ─ In ogni modo, pur risparmiando la tassa registro, sono dispostissimo a fare un nuovo atto, o dichiarazione che sia, in modo non vi sieno dubbi.

 

Pisa ─ Bisognerebbe modificare il bilancio facendo figurare in bilancio le Officine.

 

Brentano ─ Figura però il debito del Gerente verso la Società per le 200/m lire non versate.

 

Pisa ─ chiede a Brentano se si è occupato delle Officine.

 

Brentano ─ Ha preso in esame le proposte del direttore delle Officine, e legge parte del rapporto. Osserva che sono proposte che richiedono serio esame.

 

Pisa ─ raccomanda di sollecitare.

 

Ing.e Ricordi ─ dà spiegazioni intorno alle proposte contenute nel di lui rapporto.

 

La seduta è levata ad ore 17 e 30

 

Giuseppe Pisa

Francesco Gnecchi

Luigi Brentano

Erminio Bozzotti

Giulio Ricordi

Luigi Erba