Data: 23/11/1915



Luogo: Milano

ID: CLET002770




DOC02173.072

CLET002770

 

= Assemblea ordinaria del 23 Novembre 1915 =

 

 

In seguito ad avviso di convocazione del Gerente, quest’oggi 23 novembre 1915, alle ore 14.30, si sono riuniti alla sede della Ditta G. Ricordi & C., in Milano Via Berchet N.° 2 i seguenti Soci:

Comm. Tito Ricordi, Gerente, in proprio con voti 85 e quale delegato per procura delle Signore: Contessa Lina Castelbarco Erba con voti 55 Anna Erba Brivio [con voti] 55

Nob. Ing.e Cav. Luigi Brentano quale procuratore delle Signore: Nob. Margherita Brentano Brentano [con voti] 19 Nob. Elisabetta Cristina Ricciardi Brentano [con voti] 20

Laura Ricordi Giulini in proprio [con voti] 24 e per procura del Signor Alberto Ricordi [con voti] 8

Comm. Erminio Bozzotti, in proprio [con voti] 30 e per procura dei Signori Barone Alessandro Rossi [con voti] 10 Alfredo Colombo [con voti] 2

Max Ricordi per l’eredità Giuseppe Ricordi [con voti] 38

Comm. Ing. Giuseppe Sullam in proprio [con voti] 4 e per procura del Signor D.r Luigi Pisa [con voti] 80

Nob. Luigi Origoni in proprio [con voti] 10 e per procura dei Signori: Cav. Emilio Ricordi [con voti] 42 Pompeo Ricordi [con voti] 48 Contessa Carla Visconti Erba [con voti] 55

Comm. Francesco Gnecchi in proprio [con voti] 14 e per procura dei Signori Conte Ugo de Albertis [con voti] 5 Vittorio Gnecchi [con voti] 5 Cesare Gnecchi [con voti] 5 Antonio Gnecchi [con voti] 20

 

in totale voti N.° 634

 

Il Gerente chiama ad assistere in funzione di Segretario l’Avv.o Edgardo Bronzini che trovasi presente ed indi constatato che essendo presenti o rappresentati 634 voti sul totale di 640 voti ritiene, a norma dell’Atto sociale, validamente costituita l’Assemblea e dichiara aperta la seduta.

 

Il Segretario dà lettura del Verbale della precedente Assemblea straordinaria del 21 Aprile pp. che viene, senza eccezioni, approvato ad unanimità.

 

In proposito dell’argomento trattato in detta Assemblea il Gerente informa di essere addivenuto alla stipulazione definitiva col Maestro Puccini del contratto per la nuova opera “ I due Zoccoletti”. Riferisce come dopo aver tentato tutte le possibili mitigazioni e riduzioni delle condizioni proposte dal Maestro, non riuscì ad ottenere che:

a)    la riduzione a £ 175.000 del prezzo d’acquisto, pagabili per £ 25.000 all’atto del contratto e per le rimanenti £ 150.000 ratealmente alla consegna dei singoli atti della grande partitura, col patto espresso che il primo versamento di £ 30.000 non avrà luogo avanti il 1° gennaio 1917

b)    il 40% sul ricavo dei noli dell’opera completa e il 33% sui piccoli diritti musicali e sui diritti per strumenti meccanici.

c)     il 10% sul prezzo marcato delle edizioni pianoforte e canto, pianoforte solo, pezzi staccati e il 5% sul prezzo marcato delle edizioni di fantasia e trascrizioni, escluse da qualsiasi percentuale le edizioni per orchestra e per banda.

 

Il contratto, rileva il Gerente, è certamente gravoso, ma non fu possibile assolutamente piegare il Maestro Puccini a maggiore arrendevolezza nelle sue pretese poste come sine qua non; però è sperabile che il successo dell’opera abbia a compensare dei sacrifici impostici.

 

Si passa quindi alla trattazione del primo oggetto dell’Ordine del giorno: Discussione e approvazione del Bilancio 1914-15.

 

Il Gerente presenta e comunica per copia agli interventi detto Bilancio che d’accordo unanime fra i presenti si dà per letto. Riferisce quindi come per avendo la guerra europea e nazionale gravemente inflitto sulla industria sociale tuttavia, data la solidità dei precedenti Bilanci, il risultato dell’Esercizio fu ancora abbastanza soddisfacente, tale che si sarebbe potuto dare un dividendo di qualche poco maggiore del 5% se, per misura di prudenza, di fronte alle grandi incertezze dell’avvenire, anche la Commissione di Vigilanza non avesse opinato, d’accordo con esso il Gerente, di limitare per questo Esercizio il dividendo al solo 5%.

Il Gerente quindi spiega ed illustra con dettagliate notizie e schiarimenti le singole voci del Bilancio, raffrontandole con quelle del precedente Bilancio e dando ragione e spiegazione delle varie differenze.

Più specialmente si sofferma sulle condizioni e sull’andamento delle più importanti filiali della Casa, e cioè:

= sul mutamento radicale apportato alla filiale di Roma, col cambiamento di quella Direzione affidata al Sig.r Valcarenghi in sostituzione al Sig.r Fornaciari, dimostratosi impari al suo compito e che venne congedato, tenuto conto del suo servizio di quindici anni, coll'indennizzo di tre annualità di stipendio, sacrificio che troverà compenso nei resultati migliori di quella filiale, già notevolmente manifestatisi sotto la nuova Direzione

= Sulla riattivazione a mezzo della Svizzera, dove fu mandato diverse volte un nostro Agente, dei rapporti, prima interrotti dalla guerra, colla Casa di Lipsia alla quale si fanno spedizioni regolari di musica e della quale si hanno rimesse di denaro, con movimento quasi normale.

= sulle vicende della Casa di Parigi che restò chiusa per circa tre mesi per il richiamo sotto le armi di tutti i suoi impiegati e per le dimissioni presentate da quel Direttore Signor Paul Gentien, ma che venne poi riaperta assumendo nuovo personale e inviandovi quale Direttore interinale il nostro impiegato Signor Morlacchi, dopo che il Gerente poté appianare le difficoltà relative alle rappresentazioni in Francia delle opere del Maestro Puccini e prese le opportune disposizioni per vedere di esitarvi le nostre Edizioni dei classici

= sui resultati discreti della filiale di Londra e sulle condizioni in regresso della Casa di New - York, che aveva sin qui ottimi resultati, in effetto di uno stato generale di apprensione che allenta il movimento delle vendite e ritarda gli introiti, mentre però è abbastanza normale il movimento dei teatri.

 

Circa i provvedimenti presi, in conseguenza della guerra nazionale, il Gerente informa:

= che, d’accordo col Consiglio di Vigilanza, si contribuì da parte della Ditta alla grande sottoscrizione cittadina colla somma di £ 15.000

=che per gli impiegati e gli operai chiamati sotto le armi si deliberò di accordare lo stipendio per intero a quelli gravati di famiglia con moglie e figli ⎼ il 50% dello stipendio a quelli che hanno i genitori da mantenere e il 25% ai celibi senza impegni di famiglia.

= che si concesse alla Croce Rossa l’uso gratuito dell’appartamento sfitto al 3° piano nella Casa in Via Berchet N.°2

= che si concesse pure alla Croce Rossa la parte civile nel fabbricato delle nuove Officine per l’impianto di un Ospedale di 170 letti al quale il Comitato France - Italie di Parigi contribuì £ 40.000 per l’arredamento

= che si concorse altresì, in misura assai generosa, con concessioni gratuite agli innumerevoli Concerti e Spettacoli di Beneficenza.

 

Aggiunge poi il Gerente che, nella previsione di un arresto di lavoro nelle Officine per causa della guerra, studiò anche l’eventuale impianto di una fabbrica di projettili in collaborazione con persone competenti, ma ne smise poi il pensiero per le difficoltà di trovare prontamente le macchine e la mano d’opera occorrente e per l’impossibilità di produrre facilmente i tipi di proiettili richiesti dal Ministero delle Munizioni: mentre poi si verificò che, nonostante la guerra, le Officine potevano continuare abbastanza regolarmente nella loro attività.

 

Il Gerente conclude esponendo che il Bilancio preventivo per l’Esercizio ora in corso dà fondata speranza che si possa distribuire l’anno prossimo ancora un dividendo del 5% e accennando infine alla vertenza col Governo circa l’indennizzo per l’ordinato ed eseguito abbattimento delle Affiches Gaillard, che sperasi risolvere amichevolmente.

 

Apertasi la discussione sul Bilancio, vengono da vari Soci chieste ulteriori spiegazioni e notizie che sono esaurientemente fornite dal Gerente il quale mette anche in rilievo come uno dei criteri direttivi a cui esso s’ispira sia quello di essere pronti e preparati alla ripresa degli affari al cessare della guerra.

 

Il Socio Nob. Luigi Origoni dà quindi lettura della Relazione della Commissione di Vigilanza nella quale encomiato il Gerente per le economie fin qui realizzate e fatti voti perché si continui sulla via delle economie, si propone l’approvazione del Bilancio 1914-15.

 

Nessuno più chiedendo la parola, viene posto in delibera il detto Bilancio sociale chiuso al 30 giugno 1915 con una resultanza di utile netto di £ 161.933,28 che risulta approvato ad unanimità.

 

Viene successivamente approvata, pure ad unanimità la proposta di ripartizione dell’utile netto dell’approvato Bilancio nella ragione di un dividendo del cinque per cento, pagabile immediatamente, mandando al Fondo di Riserva la rimanenza di £ 1.933,28.

 

L’Assemblea addiviene poi alla nomina della Commissione di Vigilanza per l’Esercizio in corso e per acclamazione, astenutisi i Soci Comm. Bozzotti, Comm. Sullam e Nob. Origoni, vengono riconfermati in carica gli uscenti Sigg.ri Comm. Erminio Bozzotti, Nob. Luigi Origoni, Ing. Comm. Giuseppe Sullam e Conte Giuseppe Visconti di Modrone.

 

Dopo di che, esauriti gli argomenti portati all’ordine del giorno e delegatosi dalla Assemblea unanime il Gerente, uno dei membri del Consiglio di Vigilanza e il Segretario Avv.o Bronzini alla firma del Verbale dell’odierna riunione, il Gerente dichiara sciolta la seduta alle ore 16.

 

Tito Ricordi

Avv. Edgardo Bronzini

Erminio Bozzotti