Napoli 5 settembre 1831.                Donizetti Gaet. M°. Vengo assicurato da certa sorgente che voi abbiate portata la parte di Rubini adattata a voci meno sfogate in una copia dell’Anna Bolena posseduta da cod. St. Girard. Davvero non mi sarei aspettato dalla vs. amicizia questo torto, sapendo voi benissimo che io ho acquistato dall’Impresa del Carcano la proprietà di questo spartito e che la copia caduta in mano del Girard non è certo uscita da me. Oltre il pregiudizio che voi mi avete recato con ciò, tacendo che l’amicizia e la stima che vi ho sempre mostrato meritavano una maggior differenza da voi, voi non avete calcolato che secondando con simili favori chi vive nella rapina de’ spartiti, avete pregiudicato non poco il vs. proprio interesse di compositore; perché chi volete voi che d’ora in avanti esponga delle somme per acquistare delle proprietà di spartiti che, oltre all’esser senza alcun verecondia di coscienza rubati, vengono poi dagli stessi compositori accomodati e corretti? Se le proprietà fossero sostenute e rispettate, non è egli vero che nessuno potrebbe approfittarne? Ma voi lontano da me vi siete dimenticato che Ricordi spendeva una grossa somma per far suo il vs. bel Spartito, e colle vs. mutazioni abbellivate una copia uscita dal furto e posseduta da uno che tiene a mano a tutti quelli che esercitano un sì brutto mestiere. Davvero mio caro M° fareste torto al vs…