[17/11/92]

Egregio Signore,

Jeri non ho potuto parlarLe perché v'erano altre persone - stamattina poi Ella era tanto occupata che io ho creduto bene di non volerLa disturbare - però, siccome quello che io ho a dirLe può essere cosa certamente da dare alla vertenza Sua col Franchetti un carattere più amichevole, mi affretto a scrivere.

Il M° A.[lberto] Franchetti parlando con me dell'impegno preso collo Stab.° Sonzogno per una  nuova opera ebbe ad aggiungere che sarebbe suo desiderio vivissimo una possibile soluzione amichevole  senza violenze di avvocati e di leggi, pronto a prendere anche con Lei l'impegno di un'altra opera. E questo a dimostrarLe che solo il desiderio di indipendenza lo ha spinto ad un contratto con altra Casa Editrice e non sentimenti ostili verso la di Lei Casa.

Mi è gradito assai asseverarLe [?] questo mentre me Le [******] con distinta stima ed osservanza

devot^mo Suo

L.Illica

[allegato]

18 9mbre 92

Preg.^o Sig.^r

Luigi Illica

Città

In risposta alla stimata sua in data d'ieri riguardo all'impegno che il Maestro Franchetti avrebbe preso coll'editore Sonzogno, sappia che noi siamo sempre stati alieni dalle violenze, e che fu sempre nostro desiderio di evitare cause - certo però che abbiamo sempre cercato di mantenere e manteniamo integri i nostri diritti.

Se il Maestro Barone Alberto Franchetti avesse qualche comunicazione a farci a tale riguardo, siamo sempre pronti ad ascoltarlo, e volentieri.

Quanto poi all'idea di prendere colla nostra Casa l'impegno di scrivere un'altra opera, non appena ci venisse fata una concreta proposta, questa da parte nostra verrebbe sempre presa in quella considerazione che può meritare e merita il distinto Maestro.

Coi più cordiali sentimenti