Data: Senza data



Luogo: s.l.

ID: LLET000296




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Caro Superti, le scene della Colonia Libera sono tre, poiché quella del I° e 4° atto è la medesima, soltanto il valente Gheduzzi saprà calcolarvi gli effetti del giorno nel I° atto, della notte nel 3°.

Bene è a notarsi che l'opera comincia con un'effetto di alba e sole e si chiude pure con uguale effetto (da non dare però, a tale effetto l'importanza, per esempio, che ha il sorgere del sole in Iris).- La scena, 1° e 4° atto, è parapettata ma per opportunità scenica non chiusa - voglio dire che il vero -fondo- della scena lo fa il paesaggio. Dunque, come nel libretto, le pareti di detta scuola è fatto da intelajature che, sollevate le stuoje, lasciano vedere nel fondo, =un sentiero praticabile che si inerpica su pei monti.= case bianche del paese = vegetazione splendida caratteristica di quel clima.....e non si dimentichi l'albero in fiore - reale - sul  cui ramo si presenta seduta a cavalcioni Rosaria - così pure Gheduzzi non trascuri il piccolo giardino di dove viene il canto dell' =aloetta= e che serve di passaggio all'ingresso della =scuola=. Dò la pianta [segue disegno di Illica]

(Gheduzzi faccia semplicemente - questa non è la scena più importante)

2/ L'atto 2° è l'interno di un cortile di una posada (osteria) - in questo cortile il Mataceco ha =messo giù= non solo il suo teatro ambulante, carro, etc....ma lo ha trasformato in teatro....platea, in modo però che la =posada= di Porfirio vi abbia pure una parte - (In fatto di stile, costruzione, gusto....Gheduzzi si ispirerà a motivi spagnuoli, poiché quella Colonia è sopratutto di spagnuoli)

Dò un'accenno: [segue disegno di Illica]

Gheduzzi avverte che si comincia questo atto col tramonto e si entra nella notte, onde vi si accendono i lumi. Anche codesta scena della massima semplicità.

Veda Gheduzzi se gli conviene fare scena parapettata o a quinte. Ciò dipenderà per lui dalla maggior brevità di impianto.....

Nell'insieme: un'effetto di =rustico=

3/ La scena del 3° atto è una specie di foresta vergine; tutta una poesia di verde, d'erba, piante, etc...etc. Comincia colla notte stellata e finisce con gran luce plenilunare. Questa è la scena veramente importante – e lo scenografo può essere di grande ajuto nella buona riuscita, poiché l'atto non consistendo che di un duetto qualunque effetto scenico potrà servire di episodio.

È necessarissimo che Gheduzzi possa almeno leggere questo 3° atto. Vi è un momento che il vento agita le piante onde vi traspare dentro il cielo stellato. Per questo all'alzarsi della tela non si dovrebbero vedere che piante, fra le reali e quelle degli spezzati e dei fondali. Conconi ebbe una volta l'idea di una scena mobile cavando profitto da canne d'India duttili e rese mobili da cordoncini elastici dentro-quinte. Accenno malamente all'idea di Conconi.

[segue disegno di Illica a lato la scritta:] la parte a immobile

                                                                       la parte b superiore fissa

                                                                   da canne d'India pieghevoli....

                                                                    …....

                                                                    Gheduzzi vedrà se l'idea del Conconi è attuabile.

Questa del 3° atto è scena veramente capitale.

Se nel I° e 4° atto però - e ciò in vista del finale dell'opera la =comune= invece di essere laterale Gheduzzi trova modo di farla nel fondale-intelaiatura e cioè non [segue disegno] ma [segue disegno] credo che si potrebbe ottenere un migliore effetto nell'= allontanarsi pel sentiero del tenore e soprano......

ma assolutamente non va dimenticato il giardino.

Ciao.

Tuo L.Illica

Trascrizione di Archivio Ricordi
Persone citate
Ugo Gheduzzi

Opere citate
La Colonia Libera

Tipologia lettera
Sottotipologia lettera
Scrittura manoscritto
Lingua italiano

Medatadati Fisici
Nr. Fogli 4
Misure 265 X 215 mm

Lettera titolo LLET000296