Data: 11/10/1899



Luogo: Torre del Lago, Lucca

ID: LLET000326




Carissimo Sig Giulio

La sua lettera mi ha fatto una sorpresa straordinaria!! ne sono ancora impressionato - Pur non di meno sono sereno e convinto che se Ella ripassa questo 3° atto la sua opinione si cambia! Non è orgoglio il mio, no. È la convinzione di aver colorito come meglio non potevo il dramma che mi stava dinnanzi -

Sa Lei come io sia scrupoloso nell'interpretare le situazioni e le parole e quanto vagli prima di buttar giù - L'appunto per aver preso un frammento d'Edgar può criticarsi da Lei e dai pochi che lo possono riconoscere può sembrare un schiva fatica qualunque - Così come è (togliendosi dall'idea che appartiene ad altro lavoro (4° atto Edgar abolito) mi sembra pieno di quella poesia che emana dalle parole

oh di questo ne sono sicuro e si convincerà quando lo sentirà a posto e cioè sulla scena -

quanto alla frammentarietà, è cosa voluta da me: non può essere una situazione uniforme e tranquilla come in altre confabulazioni d'amore. Ritorna sempre la preoccupazione di Tosca per la ben simulata caduta di Mario e relativo suo contegno davanti ai fucilatori suoi - Quanto alla fine duetto (il cosidetto inno latino (che non ho mai avuto il bene di vederlo scritto dai poeti) i miei dubbi ce li ho anch'io - ma spero che in teatro venga fuori e magari bene.

II duetto del 3° è stato sempre il gran scoglio - I poeti non mi hanno saputo dare (parlo della fine) niente di buono - e di vero soprattutto - sempre accademia accademia e solite sbrodolature amorose - Ho dovuto arangiarmi per arrivare alla fine senza troppo seccare gli uditori evitando qualunque accademia -

Mugnone che più volte ha sentito questo 3° atto cantato da me ne è entusiasta da preferirlo al 4° di Boheme. Amici e quelli di casa mia ne hanno provato impressione ottima

io per le esperienze che ho e posso avere, non ne sono scontento. - 

Non so davvero spiegare questa sua deleteria impressione -

Prima di accingermi a rifare (e ci sarebbe il tempo?) farò una corsa a Milano e parleremo noi due soli col Piano e Musica davanti a noi - e se la sua impressione persiste cercheremo da buoni amici il modo di salvarci - come - dice Scarpia

Ripeto che non è orgoglio il mio - è solo una difesa per un lavoro che ho pensato e che mi è costato tanto pensiero -

Io riscontro sempre più nel mio caro papà Giulio un sentimento grande di delicatezza e un affetto che (può stare certo) che è ricambiato a forti dosi - E la ringrazio per l'interesse che ha per me e che ha sempre avuto dal giorno che ebbi la fortuna d'incontrarlo - Dissento da Lei per questo 3° atto: sarà la prima volta che non ci troviamo d'accordo - Però io spero e arrivo a dirle sono sicuro, che Ella si ricrederà - Vedremo!

Oggi viene Toscanini da me - e forse ripartirò con lui domani o l'altro. Gli telegraferò -

Ho sempre per le mani il preludio che mi costa fatica, ma che verrà - -  A Milano non potrò restare che poco dovendo ritornare al lavoro e a Firenze (domenica) per i Tamtam.

Caro Sig Giulio la saluto con tutto l'affetto mio e ansioso di vederla presto 

mi dico suo 

aff GPuccini

Torre del Lago

11 ott: 99




Tipologia lettera
Sottotipologia lettera
Scrittura manoscritto
Lingua italiano

Medatadati Fisici
Nr. Fogli 5
Misure 205 X 252 mm

Lettera titolo LLET000326


Carteggio Puccini Ricordi; Trascrizione da ENOGP, Epistolario, II, 466