Torino 2 Nov: 1864

Caro Tito

Ritornato stamattina da S^t Agata ho trovato quì la tua car^ma 26 scorso, e di nuovo ti ringrazio della Raccolta di musica per Piano-Forte che m'hai mandata, la quale (a parte le mie forse storte opinioni sulla musica antica) è cosa ben riuscita, e fà onore a coloro che così bene scelsero i pezzi, ed a te che ne hai fatta un'edizione veramente bella. Fra gli altri vi è un pezzo che mi piacque assai; lo studio di Clementi in fa# minore 3/2. Non so se appartenga alla musica classica o romantica, o del passato o dell'avvenire, ma è bello molto, ben superiore al famoso Preludio di Bach su cui Gounod ha fatto un Ave-Maria divenuta celebre, buona nel principio, cattiva alla fine, Totale mediocre.–  Perché Golinelli e tuo figlio non hanno fra le opere di Scarlatti messo la così detta Fuga del Gatto? Era cosa buona sopratutto per dimostrare la chiarezza dell'antica scuola napoletana. Con un soggetto così strano un Tedesco ne avrebbe fatto un caos, un Italiano ne ha fatto cosa limpida come il sole.–

Al Teatro Lirico di Parigi vogliono ora fare il Macbet tradotto in francese, e mi domandano di comporre le arie di ballo, e fare alcune modificazioni che io amerei estendere a diversi pezzi per dare maggior carattere a quell'opera.

Ti prego però a volermi mandare uno spartito a orchestra per vedere cosa vi è da fare. Partirò da Torino Sabato sera e sarò Domenica a Borgo S^t Donino ad un'ora pomeri[diana].

Se tu potessi farmi trovare colà lo spartito per quel giorno, lo porterei a casa meco.

Pregandoti di mille cose per la tua Sig mi dico

                                                                      Tuo af

                                                                      G.Verdi