[Genova] Lunedì [14 marzo 1887]

C. Giulio

Discendendo jeri con Boito e Du Locle dallo scalone dell'Eden Hotel di Nervi, dissi "Ecco la scena del II Atto d'Otello!"

L'atrio di quell'albergo è grandioso, e bellissimo. Ha tre grandi finestroni; al di là un giardino (ancor giovine) di là del giardino, il mare -

Dumque per Otello: una scena corta quasi al sipario, e nella tela tanti finistroni divisi da colonette moresche, o veneziane et. et. Di là dai finestroni un grande parco con un gran piazzale ed uno stradone grande, ed altri di traverso più piccoli...e piante piante e piante; il mare sì e nò a piacere. I finestroni a vetro fatti con tela mettalica molto trasparente, senza paura per le voci! Così si potrebbe fare l'azione voluta dal dramma, ed il pubblico capirebbe ed anzi sentirebbe che in quel momento succedono contemporaneamente due fatti, due azioni: Una festa per Desdemona: un complotto fra Jago ed Otello - .

La scena di Zuccarelli sarà anche bella, se volete, ma è ancora sbagliata. Ripiegate, e, ripeto per la millesima volta che, secondo me, non vi è altro da fare che una vetrata. I grandi palazzi di Venezia hanno ancora il salone di ricevimento tutto trasparente ... tutto a grandi finestre. Infine, per dir tutto in una parola, quella scena deve presentare al publico due locali ben marcati e distinti: -

Un grande parco per la festa di Desdemona. Un salotto per Otello e ]ago.

L'ho già detto. Per Dio! è tanto facile! Ma prevedo i ma e i ...

Di fretta Add

G. Verdi

Boito è partito -

Il Ministro della Guerra m'ha scritto... E sarà fatto od è già fatto?