Data: 7/2/1891



Luogo: Genova

ID: LLET001279




Genova 7 Feb:[braio] 1891

Caro Giulio

Leggete la Cartella che Panattoni mi manda, e poi restituitemela. 

Leggete la mia lettera di risposta, e se và bene, speditela.

Ah sì! Ah sì! Io sono sempre di parere di venire ad una transazione. Anche con tutte le ragioni del mondo, Noi avremo sempre, avanti un Tribunale Francese, torto!

Mettetevi bene in mente, mio caro Giulio, che i Francesi (io li conosco dal 1847) non ci hanno mai amato; anzi abbiamo sempre avuto l'onore del loro sprezzo! Nei tempi migliori dicevano di No.. "Un peuple de chanteurs et de brigands!!["]

Ora non solo ci sprezzano, ma ci odiano fieramente; né la caduta di Crispi varrà a farli più miti verso di noi, quando sapranno, che, anche dopo Crispi, noi non possiamo scioglierci dalla Triplice Alleanza.

Per questo, e per mille altre ragioni desidero una transazione! Voi siete giovine, e potrete meglio di me, sopportare queste contrarietà!! . . . Pure la pace e la quiete fan bene a tutti! Alla mia età io non posso desiderare che questa benedetta quiete per poter ritornare tranquillamente alle occupazioni che mi sono grate, ed ai miei studj.

Ad ad

Af

G Verdi

P.S. Stavo scrivendo questa lettera quando mi giunse il vostro telegramma a cui ho risposto immediatamente. Se la mia proposta và bene ci vedremo senz'altro, all'albergo Milan Lunedì sera alle 10.

[Allegato]

Parigi 5 feb.91 – Hotel Frascati – Rue Vivienne

Illustre Maestro

Ella avrà avuto già un telegramma da G Verdi.

Lo presentivo. Ho avuto con il Pacini una lunga conferenza. E ho ottenuto la prova che la prima traduzione del Trovatore, da Escudier pagata 500 lire, e a cui si riferisce l'atto del 1855, non è la traduzione (le Trouvère) che si rappresenta oggi nei teatri di Francia, per la quale Pacini ebbe rapporti con Lei (e non mai con Escudier) dopo che Ella combinò le riduzioni da introdurre per le scene francesi; è dopo che Ella dovè (di sua parte) ridurre la partitura. Non basta. A Lei chiese se avesse qualche documento dei suoi rapporti con l'Opéra. Ella mi rispose jeri di no. Ebbene, ho potuto trovare (a fronte di pazienti ricerche) negli archivi dell'Opéra: 1° il contratto tra l'Opéra e Lei; 2° la Ministeriale con cui a Lei si dovettero 10 mila lire per l'opera nuova 3° La spesa della copia fatta dall'Opéra della nuova partitura.  Mai Escudier!.. E Benoit dunque che chiede? Con qual ragione ci intima?

Ho l'animo sereno, per tali scoperte. E finora li avvocati, suoi e di Ricordi, non vi pensarono mai? E conviene dopo ciò transigere, o non vale meglio accettare la lite, e dare una dovuta lezione?

Attendo istruzioni. Con ossequio

Dev. C.Panattoni

Trascrizione di Archivio Ricordi

Opere citate
Il Trovatore

Tipologia lettera
Sottotipologia lettera
Scrittura manoscritto
Lingua italiano

Medatadati Fisici
Nr. Fogli 1
Nr. Allegati 1
Misure 175 X 115 mm

Lettera titolo LLET001279