Lodi 24 Gen.^io 1847

Carissimo Sig^r. Giovanni

La Sig^ra. Luisa ha piaciuto e molto. Cantanti e Maestro [furono] [****] di molte chiamate. La Ranzi (Prima donna) vi emerse maggiormente. Può pubblicare questa notizia nella Gazzetta musicale.

A Parma han ricevuto la musica inviata.

Domani scriverò e manderò la lettera per Cammarano. In quanto a Fabrizi ho scritto senza dirgli nulla di concludente, mentre la seconda lettera di cotestui non era molto concorde colla prima. Forse quest’affare non si combinerà. Io sono d’avviso che sarebbe assai ben fatto ch’ella mi offrisse all’impresa di Napoli, come altresì di parlare a Merelli pel venturo Carnevale, mentre se non si avesse a combinare a Parma (cosa che io non credo) non vorrei rimanermene senza lavorare perché mi sento molto in vena. Infine ella procoleggi un pochino per me.

A Genova dopo 14 recite della Luisa si diede L’Attila che andò alquanto freddamente e dopo poche recite di questo rumoreggiante Attila, la quieta Luisa si presentò ancora la Pubblico Genovese. Crederei di suo e mio interesse che il Giornalismo notasse questa circostanza. Così mi dice il Ferri. Fra giorni mi immilanerò. L’amicissimo G. Sanelli. Addio a Tito e a Cerri.

P.S. La prego di mandare subito una copia dell’Opera Luisa per canto e Piano Forte a mio fratello Domenico Sanelli a Parma. Mi farà sommo favore sollecitando: mandi colla Diligenza.

(Indirizzo)

Sig^r. Giovanni Ricordi

Editore di Musica

Milano

(il timbro postale riporta:)

LODI

25 . GEN .

Milano

26 . GEN.