Sacco (Trentino) 27/12 - 1908

Illustre Commendatore - ho letto e riletto la commedia lirica che Ella mi ha fatto spedire ricevendone una commozione profonda. Il lavoro mi è sembrato di una finezza squisita e abbastanza adatto al mio temperamento in ciò che riguarda il colore poetico e la finezza dei dettaglî. Le direi senz'altro: accetto di musicarlo, se non fossero sorti in me dei dubbî circa l'accoglienza che il pubblico potrebbe fare a questa commedia. Se io fossi al terzo mio lavoro qualunque dubbio scomparirebbe di fronte al vero godimento che io sentirei di procurarmi, musicando una vera opera d'arte come questa.

Mi trovo invece nella condizione di dovermi affermare presso il pubblico e mi domando se questo Embarquement ha in sé gli elementi che possano di primo acchito impressionare e avvincere il pubblico nostro. Anche l'ultimo atto di questa commedia, meravigliosamente bello, mi sembra fin troppo fine; e so benissimo invece che il pubblico nostro preferisce le tinte forti e le grandi linee al colore melanconico e suggestivo e ai dettaglî raffinati che riscontriamo nell'Embarquement. Per questo ritornerei all'idea (esposta nella lettera al comm. Giulio) di musicare Gismonda senza sapermi rifiutare di trattare musicalmente questo capolavoro del<la> Veyrin. È che Gismonda mi sembra anche più facile da musicare e per questo anche la ritengo più adatta per un secondo lavoro. Del resto io rimetto la decisione nelle sue mani. Consideri le ragioni che le ho esposte, ragioni che si riferiscono al pubblico anziché all'arte, e poi decida non dimenticando però che io ho debuttato con una tenue commedia musicale sacrificando in gran parte le caratteristiche del mio temperamento che mi porterebbe al genere eminentemente drammatico.

Decida e poi mi comunichi la sua decisione.

Permetta, caro Commendatore, che le contraccambî i saluti più cordiali e ossequiosi.

del dev^mo Suo

R. Zandonai