Al Sig. Giovanni Ricordi

Negoziante di musica

Milano

Mio ottimo amico

Lucca, li 2 marzo 1840

Non ti ho risposto prima d’ora poiché volli attendere riscontro in Roma onde raguagliarti dell’intenzioni del Sig. Jacovacci. Esso ti deve aver scritto in proposito, e spero appianata ogni difficoltà. Pensa che evvi persona, (a te ben nota) che ne accetterà con piacere la Dedica, e che quindi la piena spesa si ridurrà a zero. Io ti accerto che farò di tutto per contribuire allo smercio di detta opera, che ora è più che mai desiderata dal Pubblico Romano! Tu ne conoscerai a quest’ora il motivo. Fai dunque rivivere col mezzo de’ tuoi torchi il nome di Pacini, che grato te ne sarà altrimenti l’autore. Avendo poi scorso il catalogo da te rimessomi ho trovato aver tu dato alla luce alcune opere sacre. Io avrei ormai a proporti, ed anzi a regalarti copia di una mia Messa di Requiem che riuscì oltremodo accetta alla R. Corte ed al Pubblico Intelligente!

Se tu la desideri, non hai che a darmene un cenno ch’io di tutto cuore ti favorirò.

Vedi di parlare a Merelli per me per il prossimo carnevale. Se scrivono dei Mazzucati, può ben anco scrivere Pacini. Mi sta in testa che riproducendo un mio nuovo lavoro alla Scala dovrei ottenere un esito felicissimo!

Torno a te il mio Ricordi.

Addio. Rispondimi, consolami e credimi

L’aff.mo

G. Pacini

P.S. Dirai a Merelli ch’io non avrò presunzioni e che tutto si combinerà amichevolmente, ma che si decida proprio poiché altrimenti accetto il contratto di Roma.