Data: 5/4/1909



Luogo: s.l.

ID: LLET003296




Adorabile amico,

mi perdoni l’indugio nel rispondere alla Sua lettera cortesissima.

La Fedra metrica mi ha distolto dalla Fedra musicale.

Il Maestro Ildebrando da Parma sarà in Milano per la rappresentazione della Elettra. Ella potrà concederci una qualunque ora di udienza?

Noi vogliamo fare un tentativo nuovo di dramma musicale latino, del quale abbiamo finalmente una idea molto chiara, fuor d’ogni pregiudizio wagneriano (non crediamo, per esempio, alla necessità del leit-motiv), fuor d’ogni eccesso straussiano, fuori d’ogni affettazione debussysta.

Saremo contenti s’Ella vorrà patrocinare questa impresa. E io Le sarò gratissimo se vorrà prendere una deliberazione senza soverchio indugio, ché il Maestro è già al lavoro.

Materialmente, una sola condizione è importante: che la Sua casa consenta, per un certo numero di mesi, a favorire lo sforzo assiduo del mio collaboratore assegnandogli una modesta somma mensile, che – nel desiderio – non oltrepassa le 250 lire.

Bisogna che io lo tolga dalla tortura cotidiana delle lezioni. La mia fede nell’ingegno e nella dottrina di questo giovine è grandissima.

Vorrei ch’Ella avesse fede nella mia fede.

Le accludo una sua recente melodia, e La raccomando alla prussiana sensibilità del Burgmein.

Le stringo la mano in gran fretta, mentre odo bramire snella pantera Fedra.

Il suo

Gabriele d’Annunzio

5 aprile 1909.

Trascrizione di Simone Majocchi
Persone citate
Ildebrando Pizzetti

Tipologia lettera
Sottotipologia lettera
Scrittura manoscritto
Lingua italiano

Medatadati Fisici
Nr. Fogli 2
Misure 180 X 135 mm

Lettera titolo LLET003296