12 — 10 — 17

SPLENDID HOTEL

AVENUE CARNOT

PARIS

Carissimo Carlo,

Scusami se non ho risposto prima alla tua gentile lettera. Ciò che accade contro la nostra santa terra ha depresso completamente la mia fibra già barcollante da qualche tempo. Aggiungi a questo: 3 fratelli e un nipotino sul fronte. Da Michele, generale d’Artiglieria e da suo figlio, tenentino della stessa arma, ho avuto notizie sino a qualche giorno fa, ma di Carlo, Tenente Colonnello con due medaglie al valore, che era credo sul Carso, non ho alcuna notizia e sono in pena. Ho il suo testamento che è degno di un eroe.

Pregai la Signorina Dardenne, buona mia amica, di venire da te due volte, pel conto annuale e per gli Album perché speravo che parlavate di me. Questa buona ragazza conosce a fondo la mia vita a Parigi. Vedo però che tu e la Casa avete interpretato differentemente la cosa e me ne dispiace. Non posso pel momento scriverti una lunga lettera ma lo farò appena sarò un po’ più tranquillo. Anzi fammi il piacere di darmi l’indirizzo di casa tua perché voglio spedire una copia dell’ultima edizione del Pierrot al caro Pietro.

Ti prego di ringraziare Tito per gli Album che trovo bellissimi. Appena potrò appronterò il terzo volume e forse un 4^o di Canzoni popolari.

Dal 1° Settembre lavoro per la nuova edizione di Fracasse e terminerò alla fine dell’anno. È una vera Opera Comica e avrà certamente un grand [sic] successo. Lo merito davvero dopo tutto ciò che ho sofferto e che soffro. La guerra qui (e altrove) ha travolto tutte le cose. Leoncavallo è il genio Italiano. Sottolana e Monti, i rappresentanti della morale e dell’arte Italiana. Saprai che ambidue [sic] sono naturalizzati Francesi. Io non vedo più nessuno e ne sono contento.

Ossequi alla signora, un bacio ai bimbi ed una buona stretta di mano a Tito e a te

Tuo aff^mo

Mario Costa