Firenze, 6 Febbrajo 1848

Sig. Ricordi

Appena arrivato in Firenze ricevo la vostra graditissima, e ve ne faccio i più sinceri ringraziamenti, anche per le belle cose che scrivete sulla mia musica eseguitasi a Livorno. Passo a rispondere a tutte le vostre domande. La proprietà è mezza mia, e l’altra di Lanari. 

Meno in quelli di Lanari, se la mia musica si eseguisce in altri teatri, il nolo si divide per metà, come pure se si vende per stamparla o ridurla. Il libro è vecchio, e la proprietà non è di nessuno, però avendoci fatto fare molti cambiamenti, e speso 250 franchi, sono io il solo proprietario, se non altro, di questi [cam]biamenti. Domanderei per la cessione dei miei dritti su questa musica quattro mila svanziche, ma al Sig. Ricordi che desidero fare [seco lui?] altri affari più in grande dico Datemi quello che credete. Questo affare deve fra noi considerarsi come considerasi l’introduzione all’opera. Facciamo da amici, senza idea di mercanteggiare. Accetto qualunque regalo mi offrite.

Vi mando, come volete, il libretto delle Due Guide. Vi avverto che ci sono molti errori, e mancanza di versi. La furia con la quale ho dovuto andare in iscena a Livorno, mi ha tolto il tempo di farlo ristampare nuovamente. 

Di cuore vi saluto, e mi dico, come sempre 

Il Vostro

Niccola De Giosa