Data: 28/12/1849



Luogo: Napoli

ID: LLET003477




Rispett.mo Sig. Ricordi

L’anno scorso l’impresa dei nostri R. Teatri vedendo di non poter dare degnamente il Robert le Diable, m’incaricò di approntare al più presto possibile un’opera, così soddisfare in parte l’obbligo che aveva cogli abbonati del citato teatro. Incominciarono i rovesci (che saprete) di quell’impresa, e non si poté dare ne il Robert, ne la mia opera. 

Quest’anno mi si prometteva, anzi si eran date le disposizioni per montarla, ma tutto è andato a soqquadro. Le scene scandalose della nostra impresa son cognite a tutti, perch’io ne facessi menzione: basta solo ricordarvi quanto tempo han fatto perdere all’egregio Verdi per metter su la sua opera. Or dunque vedendo il critico stato della nostra impresa, e dall’altra parte il Sig. Girard che mi faceva premure affinché gli cedessi la proprietà di quella mia opera pel solo Regno delle Due Sicilie, mi decisi ad aderire al suo desiderio. Gli vendetti la proprietà come voleva, e nel mese venturo si pubblicherà l’opera interamente stampata. Se a S. Carlo poi ne avran bisogno (cosa difficile) sarà questo un affare tutto d’interesse di Girard. Mi spiegherò perché ho fatto tale tiritela. La proprietà per l’alta Italia, e per altrove è mia, vorrei venderla, oppure farvi prima sentire l’opera alla Scala e poi contrattare. Vi replico che nel mese venturo uscirà tutta stampata; se vi disponete a far voi questo acquisto (ciò sarebbe l’immenso mio piacere) la esaminerete prima, e son sicuro che faremo una volta affari assieme, lo desidero tanto, e questo perché è grande il mio desiderio non si combina mai. Vedete di dare uno scapellotto a questa mia jettatura.

L’opera di Verdi è bellissima, degna del suo nome. Tranne De Bassini, i cantanti non hanno aggiunto nulla a quella musica. Il pubblico napoletano non ha ancora capito, cioè è rimasto come stordito alle tante novità di quell’opera, non ha dato ancora un giudizio. I maestri tutti son entusiasti di questa nuova musica di Verdi, e (caso strano) fanno a cazzotti per difenderla. Andate poi a dire che i maestri sono invidiosi. 

Accettate i miei più felici auguri, vi sia a cuore il mio affare, onoratemi d’un vostro riscontro, e credetemi 

Il Vostro Servo ed Ami[co]

Niccola De Giosa

Napoli, 28 Xbre 1849

Trascrizione di Marianna Capozza
Persone citate
Giuseppe Verdi

Tipologia lettera
Sottotipologia lettera
Scrittura manoscritto
Lingua italiano

Medatadati Fisici
Nr. Fogli 1
Misure 213 X 155 mm

Lettera titolo LLET003477