Data: 17/12/1906



Luogo: Berlino, Germania

ID: LLET003621




[su carta intestata del Westminster-Hotel]
 
BERLIN W., DEN [a stampa] 17 Dic. 1906
 
Gentilissimo Sig.r Tito, ho molto deplorato di non aver potuto trattenermi a Parigi in attesa del vostro arrivo. Ma il Direttore, Sig.r Gregor, della ˝Komische Oper˶ di qui, non sarebbe più, per qualche tempo, stato visibile - allora ho preferito coglierlo in un buon momento - e voi sapete già che egli ha accettata "Risurrezione" con entusiasmo. Ho già scritto a Milano della cosa. … Ripeto a voi che il teatro gode ottima fama, sebbene di proporzioni non vaste. Le esecuzioni sono accurate, soprattutto orchestrali.
Saprete forse che uno dei Kappellmeister è Tango [Egisto Tango], il quale gode qui una riputazione molto lusinghiera - riputazione che egli del resto merita sotto tutti i rapporti. La "Komische Oper" è un teatro nuovo - giovane, che vuol pervenire, quindi fa ogni sforzo per questo. I prezzi dei posti sono per la Germania abbastanza cari - e una piena rende sette mila marchi.
Vi informo di tutto ciò perché voi vi rendiate un po’ conto dell’interesse morale e materiale che un successo dell’opera qui potrebbe fare per la Casa e per me. Per la traduzione, il Sig.r Gregor (che è in viaggio) quando scriverà alla Ditta ufficialmente proporrà un traduttore di sua fiducia. Egli è un vero direttore di avvenire. D’una attività che potrebbe esser comparata alla vostra. Giovane e pieno di vita. Si susurra che egli sarà tra non molto il successore di Conried [Heinrich Conried, allora direttore del Metropolitan Opera a New York]!. Quanto al contratto, siccome il lavoro non potrebbe darsi che nella stagione prossima - la Casa, tra gli altri articoli, farebbe bene di fissare un’epoca che non oltrepassasse Gennaio 1908. Perché allora le rappresentazioni (se successo ci sarà) potrebbero essere una trentina …!.
Ho già due altre proposte per teatri tedeschi - ma non so se è in me di discutere. Intanto il necessario era Berlino - perché un esito a Berlino è la riproduzione del lavoro in tutti i teatri tedeschi. …..
"Zilah" è terminato da un mese. Illica mi aveva detto che il Sig.r Giulio era convinto della necessità d’un mio viaggio a Buda-Pest. Però, sebbene abbia dal canto mio scritto in proposito al Sig.r Giulio, finora niuna risposta m’è pervenuta. Del resto io ho sempre detto che Buda-Pest sarebbe stata una buona cosa, ma che la prima di "Zilah" dovrebbe aver luogo in Italia!. Voi sapete ch’io non sono testardo, ma questa volta ho la ferma convinzione che "Zilah" è per l’Italia.
Io attendo in tutti i modi. Non qui, ché non ho più niente da fare, né a Parigi, ché non ho più casa, per la vecchia intenzione di stabilirmi a Milano. Però ora che farei a Milano?.. L’ultima volta che vi fui andai via scorato e triste - e così sfiduciato, per mille piccole miserie, che ebbi il senso netto dell’inutilità del mio sforzo artistico ….
Ma a che pro raccontarvi tutto questo!.. Sì - per spiegarvi che appena lascerò Berlino andrò in un paesetto ignorato del Nord, del Sud?. Non lo so ancora, ..per ritemparmi [sic] i nervi, e per terminare, alla fine, la mia "Suite Italiana" alla quale tengo sempre molto.
Quando poi, dopo ricerche o proposte, avrò trovato il mio soggetto, quello che dovrà far sussultare tutte le mie fibre, piangere il mio cuore, palpitare di reale emozione quello degli altri …. allora mi rimetterò al lavoro teatrale. Al contrario nulla …. "E chi se ne freca" [sic] potrete dir voi, con grande ragione …. ma anche se lo diceste, io resterei sempre e ugualmente devoto e affezionato a voi che Nulla tralasciaste per aiutarmi nella difficile ascesa. Ché se non son restato che à [sic] metà, è una colpa essenzialmente mia!.
 
Se mai mi scriverete, potete sempre indirizzare il vostro scritto qui a l’Hotel.
 
Non mi resta che ad augurare il trionfo di "Butterfly" a Parigi, per molte ragioni.
Prima: perché l’opera ha un tale indiscutibile valore complesso, che un semplice successo sarebbe una flagrante offesa alla sua individualità. Seconda, perché Puccini è il più simpatico degli autori "arrivés." Terza: perché voi amate "Butterfly" tanto, perché ne siete l’apostolo, e un trionfo dell’opera sarà pure un trionfo vostro ….
E di questo son sicuro.
 
Vi ringrazio infine per le felicitazioni fattemi inviare da Floquet [Luigi Floquet, direttore della filiale G. Ricordi & C. a Parigi]. Io credo che sarete tra non molto a Milano - allora sono tranquillo pel contratto che farete col Gregor. Intanto vi sarei grato se faceste spedire a Berlino alla "Komische Oper Direction" le "Maquettes" delle scene e qualche figurino.
 
Marthe [Serafina Brousseau, moglie del compositore] vi saluta cordialmente. Essa m’accompagna come farebbe il bambino d’un cieco.
Io vi stringo la mano con l’affetto immutato.
- Franco Alfano 
Trascrizione di Tiziana Gambaro
Tipologia lettera
Sottotipologia lettera
Scrittura manoscritto
Lingua italiano

Medatadati Fisici
Nr. Fogli 2
Misure 283 X 220 mm

Lettera titolo LLET003621