Data: 4/8/1855



Luogo: Vicenza

ID: LLET003970




Sig. Cerri Stimatis.mo.

Vicenza 4/8 55.

 

L’effetto che in altra mia gli scrissi dell’Ebreo, va ogni sera più aumentando. Gli artisti sono festeggiati al furore. La Piccolomini è un angioletto tutta anima tutta fuoco. Fraschini è sempre l’artista dalla voce potente. In quanto poi a Giraldoni, le dirò che ogni sera più egli entusiasta [sic] il pubblico a segno tale, che dopo l’aria del Sec.do atto lo si vuole al proscenio non meno di quattro volte ogni sera, così pure al duetto colla Piccolomini, dove ogni strofa è interrotta da applausi. Eppure, non so comprendere a Venezia questi pezzi non facevano certo effetto, e qui sono i più applauditi!

Egli è perciò che io raccomando molto a lei questo giovane, niente per altro, perché effettivamente lo merita, e se si facesse l’Ebreo alla Scala, avrei certo piacere che lo facesse lui piuttosto che altri, sempre premesso che ciò sia tra noi due soltanto, perché non ho bisogno di compromettermi.

Io ero sulle mosse per partire alla volta di Bergamo, ed anzi oggi stesso aveva stabilito di viaggiare, quando mi arriva una lettera di Bregozzo dove mi scrive che fino a lunedì venturo sono sospese le prove e che perciò mi trattenessi fino a nuovo avviso. In tutti i modi appena riceverò la lettera, non dubiti che io partirò.

Negrini mi scrive che vorrebbe debutare [sic] a Trieste l’autunno coll’Ebreo, essendovi la Julien e Guicciardi, e che aveva per ciò anche indotto l’impresario Lasina il quale farebbe il Profeta dopo l’Ebreo, e ciò andrebbe bene, poiché dopo qui [*****] ci vuol altro.

Secondo il solito Negrini m’interessa a nome dell’impresa perché gli si dia lo Spartito meno caro possibile in compenso di questa deferenza, e delle circostanze luttuose che aggravano tutt’ora Trieste. Fino a questo Autunno spero sarà finito tutto. Ella però faccia sempre quello che crede meglio, e più vantaggioso senza riguardo di sorta, soltanto le faccio osservare che la compagnia è effettivamente buona, e che il patto di farlo prima del profeta [sic] mi accomoderebbe molto, poiché io sono una formica in confronto di Majerber.

La prego di salutarmi tantissimo Ricordi a nome della mia famiglia, e mi creda con tutta la stima a suoi comandi

Di Lei Dev.mo Servitore

Giuseppe Apolloni

P.S. In quanto all’affare di Trieste Ella già scriverà a Gallo in qual modo si deve regolare ed allora andremo seco lui intesi.

Trascrizione di Giovanni Vigliar
Tipologia lettera
Sottotipologia lettera
Scrittura manoscritto
Lingua italiano

Medatadati Fisici
Nr. Fogli 1
Misure 275 X 225 mm

Lettera titolo LLET003970