Monaco, 6 marzo 1870

Carissimo Tito

Riguardo al mio metodo[1] puoi dire a l’incisore che si tenga esattamente come musica all'Edizione d'Éscudier. Credeva venire in Italia ma sono chiamato a Parigi. Sarà per più tardi. Non ignorerai forse il successo della mia nuova Operetta Vinciguerra[2] sul teatro del Casino di Monaco. Ringrazio te e tutta la tua famiglia della buona memoria in mio favore.

Ho sentito a Nizza la Contessa d'Amalfi[3] e vedo che l’Italia fa progressi da far piangere.

Credimi sempre


Il tuo aff.mo amico
G. Bottesini

 

[1] Metodo per contrabbasso, la cui pubblicità apparve sulla «Gazzetta musicale di Milano» del 6 settembre 1870.

[2] Vinciguerra il bandito, operetta buffa in un atto su libretto di Eugène Hugot (1819–1903) ebbe il suo battesimo al Casino di Montecarlo il 22 febbraio 1870 ottenendo un notevole successo («Revue et Gazette musicale», XXXVII, n.9, 27 febbraio 1870, p.71). Bottesini vendette i diritti di pubblicazione e di esecuzione alla casa Sonzogno, storici rivali di Casa Ricordi.

L’operetta fu ripresa qualche mese dopo al Palais Royal di Parigi ma non ottenne lo stesso plauso che ebbe alla prima rappresentazione.

Les Points noirs sont accompagnés d'une opérette intitulée Vinciguerra, dont la musique est du contrebassiste Bottesini. Représentée avec succès à Monaco, elle n'a pas été moins bien reçue au Palais-Royal. Il s'agit d'un fameux bandit des Abruzzes que la renommée a fait prendre en admiration par une grande dame d'imagination vagabonde. Vinciguerra, mis en sa présence, ne répond guère à son idéal, et son embarras redouble quand un sosie du féroce brigand se présente devant elle. C'est un amoureux déguisé qui est pris pour le vrai Vinciguerra, qu'on arrête un moment, qu'on relâche, et qui aide la grande dame à faire évader son indigne rival. La musique de Bottesini est vive et mélodique; on y remarque principalement une très-jolie valse, fort bien chantée par Mlle Julia Baron. Les autres rôles sont tenus avec une verve endiablée par Luguet, Deschamps et Mlle Peyron.

 

«Revue et Gazette musicale», XXXVII, n.18, 1 maggio 1870, p.140.

[3]La contessa di Amalfi, dramma lirico in quattro atti su libretto di Giovanni Peruzzini, musica di Errico Petrella, rappresentato al teatro Regio di Torino l’8 marzo 1864.

Trascrizione di Aldo Salvagno; INZAGHI, p.127, carteggio 55
Persone citate
Léon Escudier

Tipologia lettera
Sottotipologia lettera
Scrittura manoscritto
Lingua italiano

Medatadati Fisici
Nr. Fogli 1
Misure 172 X 107 mm

Lettera titolo LLET004516