Buenos Ayres, 15 settembre 1879

Carissimo Giulio,

Il corrispondente degli affari del nostro teatro dev'essere una grande canaglia. Non ne faccio meraviglia perché la virtuosa famiglia è conosciuta sotto tal sostantivo. Scrive bugie ed infamie sul conto della prima donna Emilia Ciuti[1] che merita ogni riguardo, e merita soprattutto che di lei si dica la pura verità. Dessa cantò e canta continuamente con successo Traviata, Trovatore, Fausto, Ernani, Lucrezia, Poliuto, Ero, Ugonotti. Desidererei tu ne dicessi una parola sulla Gazzetta. Ciò per la giustizia e santa verità.

A bientôt


Tuo aff.mo
G. Bottesini

 

[1] Del soprano Emilia Ciuti si hanno scarsissime notizie biografiche. Studiò al Liceo musicale di Firenze, debuttando poi al teatro Pagliano nel 1868. La sua carriera si dipanò tra il 1869 ed il 1888. Dopo alcune apparizioni in teatri italiani, quali Parma, Mantova, Firenze e Torino, troviamo il suo nome in cartellone a Barcellona, Mosca, Odessa, Berlino, Buenos Aires(insieme a Bottesini nel 1879) e soprattutto in Australia e Tasmania tra il 1886 e il 1888, anno dopo il quale si persero le sue tracce. Facevano parte del suo repertorio opere come Norma, Traviata, Ugonotti, Aida, Gioconda, Ernani e Mefistofele.

Trascrizione di Aldo Salvagno; INZAGHI, p.153, carteggio 194

Tipologia lettera
Sottotipologia lettera
Scrittura manoscritto
Lingua italiano

Medatadati Fisici
Nr. Fogli 1
Misure 210 X 133 mm

Lettera titolo LLET004538