Trieste 21. Settembre 1857.

Mio Carissimo Amico,

L’era inutile scrivervi prima del risultato delle prove poiché sin ora disperavo di ogni buona esecuzione tanto che questa orchestra è demoralizzata. Anche le parti di orchestra erano piene di sbagli che mi hanno fatto perdere molto tempo. Si prova mattina e sera. Lasina vorrebbe andare in iscena [sic] mercordì [sic], ma io credo che non s’anderà che sabbato [sic]. La prima donna sarà brava, bella, buona ma la mia opera non l’ha ancora capita, e qualche volta [stona] (in confidenza) Ferri e Pancani vanno bene. Il basso profondo Laterza è molto meglio di [Hugolini]. Per la prima donna, spero molto nel vero amor di patria dei suoi Triestini, e nell’attaccamento della Sinagoga. Io se mi sentirò in vena vi manderò un dispaccio telegrafico per la prima rappresentazione, altrimenti vi scriverò sabato. Salutatemi tanto Tito, la Signora Giuseppina non che la Signora Giulia, e tutti di questa amabilissima casa. Vogliatemi un po’ di bene e credetemi per sempre vostro Amico

Gaetano Braga

(indirizzo)

Tito di Gio: Ricordi

Contrada degli Omenoni

1720

Milano

(il timbro postale riporta)

MILANO

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9