Vigevano li 21. 4/72

Car.° Orlandi,

Eccoti il Libretto del Capriccio di donna. Per l’esecuzione della mia Opera bada che ci vogliono due prime Donne Soprano. La parte di Marta è bella ed importante non meno di quella della Contessa. La parte del Tenore è la principale dell’Opera. Bisogna affidarla ad un Artista sicuro, che sia pur anche attore. A Lecco sentii il Giacinto Ghslanzoni, la cui bella voce mi fece eccellente impressione. Scalari potrà meglio di me conoscere se tale Artista possa poi convenire per ogni altro rapporto all’uopo. Per me non avrei difficoltà ad accettarlo. In quanto al Baritono credo si desideri di bel nuovo il Viganotti. Ci vorrà infine un discreto Basso profondo per la piccola ma abbastanza importante parte di Vansen, ed un comprimario Basso o Baritono per quella del Marchese.

A Lecco io non riuscii se non in massima d’accordo con quella Direzione teatrale di dare la mia Opera, ma per tutti i particolari che occorrono, specialmente per la messa in iscena, è indispensabile che lo Scalari parli col poeta Ghislanzoni, dal quale potrà avere ogni schiarimento in proposito. Egli già mise in iscena a Genova la mia Opera, epperò sa ciò che richiedesi.

Mi raccomando caldamente a te, mio buon Orlandi, per fare ottima scelta di ciò che occorre; e ad ogni modo, prima di concretare, tenetemi informato per mia norma di ogni cosa. Così saremo sicuri e tranquilli che tutto andrà benone.

Addio, mio cariss.° Mille saluti a te e a Zappert, da parte anche del fratello e della Mamma, nel mentre sono

Tutto tuo Aff.mo amico

Ant.° Cagnoni

P.S. Ho fatta la commissione al Parasini, che domani sarà a Milano.